Gli scrittori Emanuela Amici e Nikita Placco sono protagonisti di un confronto tra due penne della narrativa contemporanea che approfondiscono, nei loro romanzi, gli aspetti più complessi dei legami di famiglia.
Emanuela Amici con Quello che resta (Ianieri Editore) e Nikita Placco con Il giorno di cui non si parla (Licosia) sono al centro de "Il romanzo dei destini incrociati", un confronto letterario che mette in luce modi, stile e linguaggi narrativi con cui si indagano, si sezionano e si risolvono tematiche attuali e complesse.
L'evento si terrà venerdì 12 aprile alle ore 19.00 presso la libreria Libri & Bar Pallotta (Piazzale di Ponte Milvio 23, Roma), qui gli autori - dialogando con il giornalista Giommaria Monti e la sociologa e consulente familiare Chiara Narracci - presenteranno ognuno il proprio romanzo.
Irene è una scrittrice che convive da sempre con una gelosia irrisolta nei confronti della sorella Sara. Una linea sottile di invidie e silenzi le separa all'interno di un affetto più imposto che sincero. Una profonda novità nella vita di Sara obbligherà Irene a interrogarsi sulla propria identità, a riflettere sulla propria vita matrimoniale e a porsi le grandi domande esistenziali, fino a capire che «era tutto così falso». Tra tradimenti e non detti Irene riuscirà a scoprire gli inganni di una famiglia tranquilla, infelice, ma perfetta.
Quello che resta di Emanuela Amici è un romanzo introspettivo, che indaga il difficile rapporto tra due sorelle. Affronta uno dei sentimenti più reconditi e frequenti che lacera l'animo femminile, e non solo. Dipana il complesso viaggio di due sorelle durante il quale si liberano di segreti e bugie per ritrovare, ognuna di esse, un'isola di felicità nella propria anima.
Sulla superficie la vita di Rodolfo sembra scorrere normalmente, come quella di ciascuno di noi.
Come non ci fosse un ieri, solo una sequela di domani ansiosi di darsi. Tutto appare possibile, le svariate opzioni affidate al libero arbitrio. Eppure, il protagonista non sa – nessuno lo sa mai – che il suo tragitto è inchiodato a un binario, che non ha scelto lui. Ci si trova sopra dall'inizio del suo viaggio, deciso da altri. La cui narrazione ha composto armamento, traverse e rotaie di scorrimento. E più della narrazione, quella mancata: il rimosso, il sottaciuto, il non detto. Rodolfo, infatti, ignora l'esistenza di un segreto che si porta addosso dalla nascita, un silenzio che giorno dopo giorno corrode il suo destino.
Il giorno di cui non si parla di Nikita Placco è una storia sulla verità, sul potere distruttivo del "non detto", sulla costellazione della famiglia in perenne big bang, sull'amore e sulla genitorialità.
Difficile che ciascuno non possa ritrovare o scoprire qualcosa di sé, o della propria famiglia o della propria esistenza. La potenza condizionante dei mandati famigliari, il determinismo intrapsichico dei non detti e la loro incidenza, le scelte finalmente liberate, l'amore come approdo di libertà, la paternità sostanziale e non biologica sono i temi su cui scorre una trama apparentemente più leggera.
L'incontro presenterà un percorso di lettura particolare e inaspettato, in grado di creare un dialogo tra il pubblico e gli autori e di affrontare temi collettivi come la ricerca di sé, i condizionamenti e l'eterno dualismo tra "chi crediamo di essere " e "chi siamo davvero".
Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
Informazioni, orari e prezzi
Per informazioni: Tel. 06 33225168 - E-mail: libriebar@hotmail.it