In occasione dell'uscita dell'ultimo romanzo, L'impronta della volpe, arriva in Italia Konaté Moussa, uno dei i più significativi scrittori africani viventi. Saranno scrittori e studiosi del calibro di Gianni Biondillo, Alessandro Perissinotto, Carlo Lucarelli, Gaetano Savatteri, Marco Modenesi e Carlo Mazza Galanti ad accompagnare lo scrittore africano e presentarlo ai lettori italiani. Il tour toccherà le città di Milano, Torino, Bologna, Firenze e Roma dove l’ultimo appuntamento avrà luogo alla fiera della media e piccola editoria Più libri Più liberi. Il tour è organizzato con il sostegno e la collaborazione delle librerie indipendenti: Linea d’ombra, Trebisonda, Trame, Florida e Griot, e di associazioni no profit che si occupano o operano nel continente africano: Cospe, Abarekà e Scritti d’Africa.
Moussa Konaté, ha insegnato alla École Normale Supérieure di Bamako, è il direttore della Association Étonnants Voyageurs Afrique (Amazing Travellers Africa Association) e, insieme a Michel Le Bris, è l’organizzatore del Festival Étonnants Voyageurs, una fiera libraria internazionale. I romanzi polizieschi di Moussa Konaté sono pubblicati in Francia nella prestigiosa collana Série Noir della Gallimard e da Fayard Noir.
Hanno detto dei romanzi di Konaté Moussa:
«Il Maigret nero.» Avvenire
«L’autore ci porta in un’Africa scossa da violenza e corruzione, dove affiora di continuo il rapporto magico con il mondo.» Internazionale
«Uno dei più significativi scrittori africani contemporanei.» Lìberation
Con i suoi gialli pubblicati in Francia da Gallimard e Fayard, e in Italia da Del Vecchio Editore e E/O, Moussa ha saputo raccontare il Mali e le sue contraddizioni. I suoi detective, Il commissario Habib e l'ispettore Sosso sono mediatori fra una cultura tradizionale in bilico tra identità e integralismo e una modernizzazione instabile e spesso iniqua. Contraddizioni e domande che troviamo anche nei precedenti romanzi, L'assassino di Banconi e L'onore dei Kéita, per Del Vecchio Editore e La maledizone del dio del fiume per E/O.
Ancora più preziosa diventa la sua presenza quest'anno visti i recenti avvenimenti che hanno sconvolto il Mali dopo il colpo di stato da parte dei tuareg e l'istituzione di un califfato islamico nel nord del paese adesso sotto il controllo di movimenti armati integralisti vicini ad Al Qaeda.
C’è un popolo con radici ben salde e tradizioni antichissime nel cuore del Mali: I Dogon. Vivono nella regione della falesia di Bandiagara, a sud del fiume Niger, in villaggi costruiti con il fango. In uno di questi villaggi tre ragazzi trovano la morte in circostanze particolari nel giro di poche ore. Tutti hanno visto ma nessuno sembra sapere niente. Il caso viene assegnato dalle autorità maliane al commissario Habib e l’ispettore Sosso.
La loro indagine è un’immersione completa nella vita dei Dogon: il paesaggio, i colori, i suoni, gli abiti, le maschere, i riti. Il tempo lì sembra essersi fermato; le credenze animistiche, i riti di divinazione e la magia hanno grande rilevanza. I due detective devono districarsi fra razionalità e credenza, scienza e tradizione. È sullo sfondo di una battaglia atavica fra interessi economici, spesso nascosti sotto il vago termine di progresso e autodeterminazione dei popoli, che questo giallo si dipana.
Insieme al comandante Habib, e grazie i suoi straordinari dialoghi con le autorità del luogo, intuiamo che la razionalità occidentale non può bastare, che dobbiamo essere disposti a rinunciare al giudizio e alle nostre sicurezze, per capire, sentire e accogliere una cultura antica e ancora per certi versi misteriosa come quella africana.
7 dicembre Roma – Libreria Griot
ore 20:30
con Scritti D'africa
8 dicembre Roma – Più libri Più Liberi
con Gaetano Savatteri e Carlo Mazza Galanti