ARTE in PACE

ARTE IN PACE - MARTEDI 12 novembre dalle 17:00 - Bar della Pace Via della Pace 3 - Roma. Espongono le opere pittoriche di Adriano Segarelli e Dario Pellegrino, angolo letterario di Fabrizio Albert Fissi. Selezioni musicali dj Giovannino

Ausgang24 invita il pubblico a partecipare all'evento Culturale ARTE in PACE. Musica è Arte, Arte è Musica, discipline affini che fin dall'antichità sono in grado di svelare sentimenti umani, soprattutto nei suoi lati positivi e gioiosi, ma anche quelli più introspettivi. Proprio per questo, Martedi 12 novembre 2024, a partire dalle ore 17.00, le suddette arti assieme alla Scrittura, avranno un ruolo di primo piano al Bar della Pace, uno dei luoghi di riferimento e di sosta della nightlife Capitolina e condivisione culturale, amato da tutti da Sofia Loren a De Niro, da Bono Vox a Madonna, un angolo di storia e tradizione a Roma, con la direzione artistica di Giovannino La Gorga, che guiderà il pubblico attraverso la ricerca musicale e non contaminata, in un percorso semplice e genuino tra Arte e Sapori. per un aperitivo o un dopocena all'insegna dell'originalità.

Gli Artisti

Adriano Segarelli
Pittore contemporaneo, scultore e scrittore, nasce a Roma nel dicembre del '78. presenterà una piccola sintesi della sua innumerevole produzione Artistica, incentrata sulla metafisica rappresentata nelle sue tele dipinte ad olio.

Dario Pellegrino
Classe 76 con la sua arte in mattonella, presenta le sue opere dalla tecnica mista, mostrando la parte più psichedelica del quotidiano, attraverso un linguaggio pop contemporaneo e le sue radici Urban Art, legate soprattutto alla sua battaglia personale che sta vivendo.

Faber Albert Fissi
Pseudonimo di Fabrizio Fissi è nato a Roma nel 1972, porterà una piccola raccolta delle sue pubblicazioni, L'autore sarà presente anche con la sua ultima opera di scrittura, Tutto su mio Padre, dove l'Autore, ripercorre gli ultimi istanti di vita del suo amato padre, in particolar modo le ultime settimane. Faber utilizza la propria coscienza e la propria penna per dare voce a quest'uomo che sta giungendo alla fine della sua esistenza e che non può più esprimersi lucidamente col mondo che lo circonda.