Il volume è nato con l'intento di dare ordine e ricostruire un percorso artistico che dagli anni Ottanta ad oggi ha visto, nel tema del paesaggio, un filo di affezione, un modo per lasciarsi interrogare in modo eclettico, mantenendo tuttavia una direzione coerente e coesa. Attratto anche dal contesto urbano – che ha indagato con progetti specifici di mostre dedicate alle città di Praga, Roma, Verona e Napoli – è tuttavia al paesaggio naturale che Paolini ha indirizzato le sue più costanti ricerche artistiche, sicuramente condizionato dalla peculiare posizione del suo atelier - fra i margini di Grosseto e di Castiglione della Pescaia, luogo in cui la natura gli ha sempre suscitato pensieri legati alla vita reale. Le sette sezioni nelle quali è suddiviso il volume propongono alcuni sentieri trasversali, anche cronologicamente, che ci permettono di seguire Paolini nelle sue narrazioni attraverso una selezione di opere significative che le hanno caratterizzate. Un percorso che attesta come alcune tematiche abbiano attraversato e siano state indagate a più riprese nel lungo percorso artistico, proponendo suggestioni che scandiscono la quotidiana costruzione e custodia della relazione che l'uomo da sempre tesse con il creato, la natura, la storia, la dimensione spirituale. Un'ultima parte del volume, con l'elenco delle opere, ha invece un carattere più inventariale; lungi dal voler essere esaustiva, essa può essere considerata come un primo passo fondamentale per la ricostruzione storica e scientifica del catalogo generale dell'artista.
La mostra non è altro che la certificazione e la rappresentazione nella realtà di ciò che il libro ci propone e ci promette scrive infatti così Duccio Trombadori nell'introduzione critica al libro ma anche alla mostra, titolandola: La pittura del paesaggio e il "bisogno di formare": Paolini è un artista che aderisce con lo scrupolo del cronista a quanto gli capita di sentire e di vedere. Erede di una tradizione tutta toscana di amore per il vero da raccontare, come insegnano i macchiaioli e la ricca messe del postimpressionismo novecentesco, la sua pittura sembra puntar l'occhio prima di tutto sul dettato naturale. L'occhio registra una squillante nota di emozione al cospetto del fuggevole racconto d'un viaggio, i primi piani e campi lunghi di una città visitata, la citazione di una scena campestre, la memoria visiva del proprio passato: e sono questi tutti ingredienti di una facoltà rappresentativa che riesce ad esulare dalla regola di genere perché entra in sintonia con una ben più delicata avventura poetica.
Oggetto: Mostra personale di dipinti di Germano Paolini e presentazione del suo libro "Il paesaggio in sette giorni" dedicato alla sua pittura
Mostra a cura di: Marco Pezzali
Presentazione libro: interventi dell'autore, dell'editore Francesco Palombi, del critico d'arte Duccio Trombadori e della storica dell'arte Marta Paolini
Luogo: Galleria della Tartaruga - presso Libreria Eli - viale Somalia, 50/a - Roma 00199
Telefoni: 333 7909794 – 06 86211712
Sito web: www.galleriadellatartaruga.com
E-mail: info@galleriadellatartaruga.com
Inaugurazione: venerdì 13 giugno 2025 ore 18:00
Durata della mostra: dal 13 giugno al 14 luglio 2025
Orario d'apertura: 10:00-13:00 e 16:00-19:30 Tutti i giorni esclusi i festivi
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