L’allestimento è curato nell’ambito della grande mostra sulle migrazioni [S]oggetti migranti – dietro le cose le persone, aperta fino al 2 aprile 2013 presso il Museo.
Il team di Antrocom onlus, formato da Marco Bacchin, Valerio Lupia, Niccolò Mazzucco e coordinato da Ilario de Biase, ha scelto di osservare la migrazione da un punto di vista del tutto particolare.
La domanda da cui sono partiti è apparentemente semplice: e se dietro un oggetto non si celasse solo una storia?
L’installazione vuole spostare l’attenzione del pubblico dall’oggetto alla gestualità e all’espressività a esso connessi. Indirizzare lo sguardo dell’osservatore sui volti o sulle mani di una persona significa comunicare in modo diretto la diversità e la similarità che lo circondano.
Focalizzandosi sul gesto, viene promosso quel patrimonio culturale che l’UNESCO definisce immateriale, tra cui le tradizioni orali, le arti dello spettacolo, i rituali da mensa, le conoscenze e il savoir-faire necessario all’artigiano tradizionale (Convenzione UNESCO 2003).
In tal modo si enfatizza l’uomo sull’oggetto: si smaterializza quest’ultimo per far apparire la ricchezza di conoscenze che si trasmettono da una generazione all’altra e il patrimonio culturale diventa vivente. Scoprire la gestualità nascosta dietro gli oggetti è un primo passo per tornare a parlare di “soggetti” e non solo di “oggetti”.
L’installazione, attraverso tre gigantografie, mette al centro dell’esposizione il migrante, colto in alcuni gesti che esplorano nuove identità in divenire nel contesto italiano.
Il team ha chiesto ai soggetti di scegliere un oggetto, di utilizzarlo, di posare con esso, d’integrarlo all’interno della loro corporalità e intimità. Affinché il protagonista sia la persona e la sua gestualità, nelle foto l’oggetto è dissimulato, nascosto. Lo si ritrova sul retro del totem.
Si tratta di oggetti d’uso contemporaneo che sono concessi dal migrante per una breve esposizione e con i quali il pubblico può interagire. La dualità soggetto/oggetto si gioca su due antitesi: fronte (soggetto)/retro (oggetto) e grande (soggetto)/piccolo (oggetto). L’oggetto qui si fa da parte, si nasconde, rilevando la persona che vi è dietro.
Informazioni, orari e prezzi
Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
Tel. 06 549521
Dove e quando
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