Jacopo Di Cera, negli anni, ha fatto del concetto di "viaggio" il focus prediletto della sua ricerca fotografica, indagandolo nelle sue mille sfaccettature: il viaggio migrante, il viaggio leggendario e mitologico, il viaggio turistico nel pieno dell'estate lungo il litorale italiano. Rappresentato in maniera figurativa, documentaristica o anche simbolica il viaggio per Di Cera corrisponde ad uno stato esistenziale, una filosofia di vita ed anche nel suo ultimo progetto, MiRo. Milano-Roma, ritorna ad esso con la voglia di scovarne un'ulteriore accezione: quella del viaggio come quotidianità. Ma mentre solitamente chi prende un treno giorno dopo giorno, soprattutto per lavoro, perde la visione immaginifica dell'avventura, fondamentalmente perché è la meta d'arrivo l'obbiettivo principale, Di Cera pur rimanendo un pendolare di fatto cerca di sanare questo scollamento e far rivivere l'emozione della prima volta anche a chi quella tratta in treno l'ha compiuta talmente spesso che tutto ciò che gli sta attorno perde importanza, come un cavallo con i paraocchi. Così Di Cera torna a conferire anche al pendolare la sua figura attiva di spettatore, del paesaggio che scorre fuori e contemporaneamente del tempo.
Con MiRo. Milano-Roma il fotografo milanese torna a manifestare un particolare approccio alla fotografia, con una specifica attenzione per la sua resa materica, il "fotomaterismo". Il "fotomaterismo" è quel processo che ha la finalità di trasformare la fotografia in opera materica ed unica. Per MiRo. Milano-Roma, infatti, le immagini sono state stampate su vetro, allestite poi con un supporto di ferro che prende la forma di un finestrino di un treno. In questo modo l'immagine riproducibile scopre la sua unicità coadiuvata dal materiale, riscoprendo in questo modo la sua valenza di opera d'arte.
Per dieci anni Jacopo Di Cera ha preso lo stesso treno che congiunge Milano a Roma e ritorno, si è seduto nello stesso posto e ha guardato dal medesimo finestrino i campi ricoperti di fiori primaverili e poi celati dalla nebbia invernale, la natura che mutava il paesaggio, le case stabilmente ancorate al terreno che scorreva via, le luci che davano vita a nuove ombre ma che non stravolgevano il rassicurante alternarsi delle stagioni. Con metodo scientifico Di Cera ha registrato ciò che gli si mostrava attorno: il paesaggio antropizzato, la natura che seguiva il suo corso, cogliendo le variabili mutevoli e riconoscendo quello che rimaneva saldo alla trama paesaggistica. Come per degli amici di lunga data, nel tempo, Jacopo Di Cera ha imparato, tramite il suo sguardo, a riconoscere le profondità dei luoghi osservati attraverso il finestrino, a scovarle anche oltre quello scorrere del tempo che segna le stagioni. Le venti immagini di MIRO. Milano-Roma non raccontano solo di luoghi, stagioni, paesaggi, colori, ma rappresentano un meta-viaggio intimo, personale, di chi viaggia non solo per avventure magnifiche e inenarrabili, verso luoghi esotici e in posti reconditi del mondo. Il viaggio, tutti i viaggi, anche quello che ti porta da casa al lavoro può essere motivo di scoperte e di racconti, se si sa guardare fuori da un finestrino di un treno.
La mostra MiRo. Milano-Roma di Jacopo Di Cera, a cura di Massimo Ciampa, è stata esposta al MIA Photo Fair 2021 dal 7 al 10 ottobre 2021 a Milano, è attualmente a PARATISSIMA 2021 dal 28 ottobre al 12 dicembre 2021 a Torino e terminerà il suo percorso espositivo con la prima edizione della fiera d'arte moderna e contemporanea ROMA ARTE IN NUVOLA dal 18 al 21 novembre 2021 a Roma.
ROMA ARTE IN NUVOLA – stand bArt Gallery H31
c/o Roma Convention Center La Nuvola
viale Asia 40, Roma
Dove e quando
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