La mostra approfondisce le principali politiche culturali e di propaganda messe in atto da Augusto nel suo principato e replicate nei secoli per il loro carattere esemplare. L’arte di convogliare consenso intorno alla persona di Augusto e al tempo stesso esaltare i destini eroici di Roma fu perseguita con tale successo dall’Imperatore da costituire un modello e una fonte di ispirazione nei secoli successivi, fino ai regimi assolutistici del XX secolo.
Le 12 sezioni della mostra, articolate per temi ed epoche storiche differenti, illustrano in che modo imperatori come Carlo Magno, Federico II, Carlo V o Napoleone, per citarne solo alcuni, nel corso della storia abbiano reinterpretato “l’arte del comando” di Augusto a volte con formule molto vicine o identiche.
Esposti incisioni, dipinti, monete, mosaici, acqueforti, oli, sculture e gemme grazie ai prestiti di: Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Museo della città di Mantova - Palazzo S. Sebastiano, Museo Nazionale di Capodimonte, Musei Vaticani, Biblioteca nazionale centrale, Galleria Borghese, Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, Museo nazionale Romano in Palazzo Massimo, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Fondazione Dino e Ernesta Santarelli, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, Soprintendenza Archeologica del Lazio, Pinacoteca Nazionale di Siena, Circuito museale Genius Bononiae, Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale di Bologna e delle altre sedi del Sistema Musei Civici di Roma Capitale.
La propaganda augustea si basava sulla discendenza della gens Julia dell’eroe troiano Enea, il figlio di Anchise e della dea Venere già noto dalla tradizione epica greca e romana e protagonista nel Lazio di antichi miti di fondazione. Il principe ebbe però l’abilità di commissionare una serie di opere che sistematizzavano le origini troiane di Roma e al tempo stesso quelle della sua stessa famiglia, in modo tale che la sua ascesa al potere apparisse agli occhi dei contemporanei non solo legittima ma predestinata. A questo scopo commissionò opere come l’Eneide, l’arredo simbolico del suo Foro e l’Ara Pacis, facendo della propaganda un’arte e affidando alle creazioni delle migliori menti del suo tempo la sua stessa immagine. Augusto seppe scegliere i suoi collaboratori e con loro adattò al suo regime il mito dell’età dell’oro, quando il tempo ricomincia il suo ciclo e riporta tra gli uomini semplicità di costumi, prosperità e pace universale.
Queste due leve, usate dal circolo augusteo per gettare le basi dell’immaginario imperiale, furono così efficaci che la discendenza divina dell’imperatore e la pace augustea saranno fonte d’ispirazione nei secoli per gli assolutismi a venire.
Curatore/i Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini.
Informazioni, orari e prezzi
Orario:
da martedì a domenica ore 9.00-19.00
l’ingresso è consentito fino alle 18.00
chiuso il lunedì
Biglietto d'ingresso
Biglietto unico integrato Museo Ara Pacis + mostra “L’arte del comando. L’eredità di Augusto”:
Intero non residenti € 12,00
Ridotto non residenti € 10,00
Intero residenti € 11,00
Ridotto residenti € 9,00
Gratuito per le categorie aventi diritto alla gratuità (Delibera Comunale n. 38/2012)
Info:
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
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