La mostra illustra i significati e i ruoli dell’Italia nella formazione artistica e nella concezione architettonica di Le Corbusier ripercorrendo il mutare dei punti di vista e degli interessi con i quali l’artista – pittore, architetto e scultore – guarda alla cultura italiana nel corso della sua vita, sin dalla prima giovinezza.
Seguendo un filo cronologico e tematico al tempo stesso, il progetto espositivo prende le mosse dall’importanza dell’Italia nella formazione del giovane Charles-Edouard Jeanneret che, negli anni tra il 1907 e il 1923, compie quattro successivi viaggi nel nostro paese cercando di comprendere dapprima la fisionomia delle grandi culture artistiche – dal tardo-antico al Rinascimento – e poi lo spirito costruttivo della civiltà romana.
Sarà poi illustrata la ricerca urbanistica compiuta negli anni Trenta da Le Corbusier e i relativi tentativi di attuare le proprie idee sulla città contemporanea cercando di ottenere da Mussolini, quale autorità attiva nella fondazione di nuove città, un incarico in Italia. Alla ricerca spasmodica di un committente sono ascrivibili anche i contatti con la FIAT e con Adriano Olivetti, espressioni di una realtà industriale in crescita e di grande modernità.
Sarà dedicata particolare attenzione anche alla figura di Le Corbusier pittore, all’esperienza della rivista L’Esprit Nouveau, che egli dirige insieme al pittore purista Amedeé Ozenfant tra il 1920 e il 1925, ai rapporti con le riviste italiane e alla querelle tra purismo e metafisica. Questi temi saranno occasione per mostrare l’opera pittorica di Le Corbusier negli anni del Purismo accanto a quadri di Carlo Carrà, Giorgio Morandi e Gino Severini.
Nel secondo dopoguerra il maestro, di fama ormai internazionale, tornerà più volte in Italia: a Bergamo in occasione del VII CIAM (1949), a Milano invitato dalla Triennale al Convegno De Divina et Humana Proportione, (1951) a Venezia alla Conferenza Internazionale degli Artisti e alla scuola estiva dei CIAM (1952), a Torino (1961), a Firenze dove nel 1963 è allestita la prima grande esposizione italiana dedicata all’opera corbusiana.
Saranno infine presentate le occasioni progettuali più concrete che hanno coinvolto Le Corbusier in Italia nel secondo dopoguerra ossia i progetti per il Nuovo Ospedale di Venezia e per il Centro Calcolo Olivetti a Rho, entrambi non realizzati anche a causa della scomparsa dell’architetto nel1965. Questi rappresentano importanti testimonianze della poetica architettonica degli ultimi anni della carriera lecorbusieriana, rese quanto mai vive dai disegni e dai modelli originali. Un ricchissimo apparato fotografico accompagna ciascuna sezione della mostra offrendo una lettura integrata di un Le Corbusier “dietro” Le Corbusier, ossia dell’uomo alle spalle di ogni sua manifestazione artistica o architettonica.
Informazioni, orari e prezzi
Maxxi
Info: 06 39967350
Biglietto: intero €11,00 - ridotto €8,00
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