Dal 3 al 18 Aprile presso la Fornace del Canova in Via Antonio Canova 22 nel cuore di Roma inaugura la mostra "La linea che appare" di Alfonso Maria Isonzo, a cura di Laura Fusco. 

Una trentina di opere, realizzate perlopiù in ferro e cemento, saranno allestite nelle sale dello spazio espositivo, oltre ad una suggestiva installazione nella Fornace. Sono assemblage fatti di materie povere, frammenti e memorie che creano inattese architetture, orizzonti immaginari. Scrutare l'orizzonte, ambire a superare i propri confini, è una pulsione naturale dell'uomo che l'arte può stimolare e riproporre con il suo sguardo di verità soffuso di poesia per dare voce alle inquietudini e ai desideri.

Nell'opera di Alfonso Maria Isonzo lo sguardo verso quella linea evanescente che separa la Terra visibile da quella invisibile, si traduce nell'ostinata ricerca di un approdo all'ignoto, a quel precario bagliore che è l'essenza del desiderio di infinito che muove gli esseri umani.

Le sue opere sembrano linee di confine sospese tra reale e immaginario, paesaggi arcani realizzati in ferro e cemento in cui si addensano objets trouvés, frammenti di memorie che rivelano indizi essenziali per ricostruire le trame narrative della loro genesi.

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