La classe più nota dei reperti archeologici rinvenuti nel territorio dell'antica Medma, l'odierna Rosarno (Calabria), è senz'altro quella delle statuette di terracotta, presentate al mondo scientifico in termini professionali per la prima volta da Paolo Orsi, nel 1914, ma già in circolazione sul mercato antiquario europeo e oltremare dalla fine dell'Ottocento. Testimoni di un gusto plastico originale e nello stesso tempo strettamente legato alla cultura visiva greca del tardo arcaismo e del periodo classico, le statuette, grandi busti e protomi, hanno conquistato i musei del mondo con la loro varietà e coerenza stilistica. Manca però tuttora uno studio basato sulla documentazione esaustiva dei complessi archeologici che ne rappresentano il contesto.
La mostra presenta al pubblico un aspetto metodologico – la digitalizzazione e fotomodellazione in 3D – di un progetto di ricerca, avviato nel 2017, che ha come scopo la catalogazione e lo studio sistematico dei materiali rinvenuti da Orsi nella stipe votiva di Contrada Calderazzo, a Rosarno.
I curatori
Ágnes Bencze
Professore associato dell'Università Cattolica Péter Pázmány di Budapest e responsabile scientifica del centro di ricerca CeRCoLoc.
Archeologa classica di formazione, specializzata particolarmente su problemi storico-artistici trasversali, soprattutto sui fenomeni stilistici della scultura. In ambito classico ha studiato in esteso le produzioni coroplastiche di età arcaica e classica della Magna Grecia, occupandosi prima di Taranto greca e, dal 2017, delle colonie locresi, in primis Medma.
Franco Prampolini
Professore associato di Rilievo dell'Architettura, responsabile del Laboratorio di Modellazione multiscala dell'Architettura e Archeologia (SuMMA Lab.) del Dipartimento PAU dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Fondatore e responsabile scientifico del Laboratorio SuMMA. Membro del Comitato Scientifico del CerCoLoc presso l'Università Cattolica Péter Pázmány.
Coordinatore tecnico-scientifico dei progetti "Medma. Touch, feel, think" e "In Ambiente di mito – EcoMedma" che prevedono la digitalizzazione integrale del patrimonio museale e del Parco Archeologico di Medma-Rosarno.
INFORMAZIONI PRATICHE
Percorso della mostra
Il percorso presenta, in due sedi romane, riproduzioni di statuette di Medma stampate in 3D, fotoriproduzioni, video-animazioni e panelli informativi.
Date della mostra
La mostra è aperta dal 24 febbraio al 9 aprile 2022.
Orari di apertura
Presso l'École française de Rome:
Dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Il sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00.
Presso l'Accademia d'Ungheria In Roma:
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 19:30
Ingresso gratuito
Per accedere alla galleria è indispensabile mostrare un Green pass rafforzato (Super Green Pass) valido e un documento d'identità in corso di validità. Nel contesto della crisi sanitaria, ricordiamo che è obbligatorio indossare la mascherina all'interno, nonché l'uso del gel disinfettante ed il rispetto della distanza interpersonale di un metro.
Indirizzi
École française de Rome, galleria, piazza Navona, 62
Accademia d'Ungheria In Roma, Palazzo Falconieri, Via Giulia 1
Contatti
École française de Rome, T. (+39) 06 68429001
Accademia d'Ungheria, T. (+39) 06 68896700
Dove e quando
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