Sabato 15 febbraio 2025, dalle ore 18.00, Hyunnart Studio presenta la personale di Massimo Ruiu, dal titolo "Storie dal mare", con un testo critico di Sandro Polo.
In mostra una selezione di opere che rientrano nel ciclo "Le parole dei pesci", al quale l'artista dal 2005 rivolge con costanza il proprio pensiero.
La ricerca di Massimo Ruiu è caratterizzata da una tensione poetica che accompagna l'osservatore alla ricerca di possibili narrazioni sintonizzate con la propria coscienza.
Nei lavori di Massimo Ruiu c'è sempre qualcosa di immateriale, come nel dittico fotografico "7 minuti prima, 7 minuti dopo", opera che introduce la mostra e che l'artista definisce un perimetro temporale che inghiottisce, come un buco nero, un frammento di storia.
Storia non scritta, senza testimoni, se non pesci che con il loro ostinato mutismo la trattengono forse per sempre.
L'opera "MarMosso" è stata presentata per la prima volta nel 2021, come installazione site-specific all'interno di uno dei magazzini imperiali destinati allo stoccaggio delle merci in arrivo e in partenza dai Porti di Claudio e di Traiano a Fiumicino. Per l'occasione l'artista aveva disposto sul suolo dell'antico ambiente commerciale numerosi frammenti di marmo di Carrara, tessere irregolari di un immaginario pavimento a mosaico, sconnesso e frantumato da ignoti movimenti tellurici.
All'interno degli spazi di Hyunnart Studio Ruiu esibisce un'inedita disposizione degli elementi marmorei, sconvolgendo così l'ipotetica geometria piana e rassicurante del possibile disegno originario e dando vita a un nuovo ordine plastico, dinamico e critico. Come fossili predestinati, ogni pietra riporta il disegno di un pesce o di un mollusco. Come sottolinea Sandro Polo, «l'evidente rimando alla diffusa iconografia presente nella decorazione musiva romana acquista nuovo senso per la compresenza, a fianco delle specie ittiche locali raffigurate, di altre specie estranee, sempre più numerose e allarmanti, insediatesi da decenni in un Mediterraneo tropicalizzato.
"MarMosso" è un'opera mobile dalle poetiche incrociate. Come accade in altri lavori di Ruiu, passato e presente, sociale e personale (il mare è un tema ricorrente dell'artista), dialogano con la Storia e la storia dell'arte generando forme assertive velate da un tempo instabile, sfumato di ricordi, pervaso di giocosa e sofisticata ironia».
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