L'esposizione intende mostrare come il motivo della decorazione e dell'orientalismo sia stata per Henri Matisse la ragione prima di una radicale indagine sulla pittura. Di un'estetica fondata sulla sublimazione del colore, della linea, sull'idea stessa di superficie.
La visita alla grande "esposizione di arte maomettana" di Monaco di Baviera nel 1910 - più di ottanta sale di tappeti, di ricami, di tessuti, di oggetti - rafforza l'interesse dell'artista per un tipo di decorazione che gli consente di pensare a un diverso impianto compositivo. A un'organizzazione della superficie che egli perfezionerà negli anni della sua lunga carriera.
L'Oriente e la Russia, nella loro essenza più spirituale e più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, schiudono a Matisse, ancor più dopo il suo viaggio a Mosca nell'ottobre del 1911, la forza di schemi compositivi dai significati elevati. Arabeschi, disegni geometrici e orditi diventano per Matisse il motivo strutturale dell'immagine nella sua misura simbolica e nel fluire di forme che proiettano il sentimento del divenire sul piano del supporto.
Temi e motivi si concentrano, dopo la fondamentale scoperta del mondo russo che intensifica il desiderio di forme più spirituali, sulla descrizione di scene e costumi orientali da cui riverberano sonorità di linee e di colori mistici. Così l'intuizione di un'unità è nell'ordine stesso di strutture matematiche che individuano ritmi semplici e basilari, il cui effetto seducente verrà osservato e studiato come un vero e proprio stile, oggetto di importanti teorie in Austria e Germania tra fine ottocento e inizi novecento. Motivi già presenti nel periodo tardo antico, nell'arte bizantina e nell'età rinascimentale, interpretati da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che, di là dall'esattezza delle forme naturali, tocca le sommità del sublime.
Una mostra complessa che, attraverso il rimando a oggetti di quelle ricche e fastose culture figurative citate, a motivi di ibridazione e a commistioni di generi e stili, farà rivivere il fasto e insieme la delicatezza di un mondo antico e semplice, esaltato dallo sguardo profondo di un artista e trasmesso dall'eco attenta di due grandi collezionisti che hanno da subito intuito il suo grande messaggio.
Informazioni, orari e prezzi
Orario:
Da domenica a giovedì ore 10.00 - 20.00
Venerdì e sabato ore 10.00 - 22.30
L'ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Intero: € 12,00
Ridotto: € 9,50
Ridotto 7-18 anni: € 6,00
Ingresso gratuito: fino ai 6 anni
I singoli possono prenotare il turno d'ingresso alla mostra (€ 2,00 escluso il costo del biglietto) ed accedere alla mostra dall'ingresso senza file.
Gli studenti, ricercatori, dottorandi degli atenei romani (sia pubblici che privati), il venerdì e il sabato, dalle ore 19,00 fino alla chiusura della biglietteria, hanno diritto ad acquistare il biglietto di ingresso alla mostra al prezzo di € 4,00
Il biglietto ridotto è valido per:
- giovani fino a 26 anni
- adulti oltre i 65 anni
- insegnanti in attività (esclusi professori universitari)
- gruppi convenzionati
- forze dell'ordine e militari con tessera di riconoscimento
- giornalisti con regolare tessera dell'Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) ridotto speciale € 7,00
L'ingresso gratuito è valido per:
- bambini fino a 6 anni
- disabile (accompagnatore gratuito)
- invalido (accompagnatore gratuito)
- guide turistiche Regione Lazio
- accompagnatori turistici Regione Lazio
- possessori tessera ICOM e ICROM
Gruppi
dal lunedì al venerdì € 9,50 per persona
sabato, domenica e festivi € 12,00 per persona
prenotazione obbligatoria a pagamento € 30,00 (min. 7 max 25 persone)
Scuole
dal lunedì al venerdì € 4 per studente
prenotazione obbligatoria a pagamento € 20,00 (min. 7 max 25 studenti)
Dove e quando
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