A dieci anni dalla scomparsa, il Complesso del Vittoriano ospita dal 15 febbraio al 31 marzo 2013 la grande mostra “Alberto Sordi e la sua Roma” che vuole rendere omaggio al celebre artista mettendo in evidenza il suo straordinario rapporto con la capitale attraverso fotografie, filmati, lettere autografe, materiali audio e video, sceneggiature, installazioni, oggetti e documenti, molti dei quali inediti, provenienti dalla casa, dallo studio e dagli archivi privati.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione per il Cinema, RAI, con il patrocinio di Fondazione Alberto Sordi, Media Partner, Il Messaggero, è a cura di Gloria Satta, Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, che ne ha curato anche l’organizzazione generale, con Tiziana Appetito.
Il percorso della mostra si snoda in due momenti. In una prima sezione rivivono Sordi e i suoi 56 film girati a Roma con circa 20 approfondimenti che vedono esposti, molte volte per la prima volta, fotografie, album personali con rassegne stampa, copioni, oggetti utilizzati nei film. In una seconda sezione vengono proposti i momenti più significativi della vita di Sordi a Roma: tra i tanti, la sua casa, il suo studio, gli articoli da lui scritti per “Il Messaggero”, il giorno in cui fu per ventiquattro ore Sindaco della Capitale, l’addio alla lira, il suo particolare e personalissimo rapporto con Giovanni Paolo II. E quasi a chiudere questo cammino ideale tra film e vita, finzione e realtà, ecco le toccanti immagini del funerale a testimonianza di quanto i romani abbiano amato Sordi rendendo omaggio alla camera ardente allestita per lui in Campidoglio in cinquecentomila e partecipando in duecentocinquantamila alle esequie del grande artista a San Giovanni.
Ad illustrare il rapporto di Sordi con Roma contribuiscono in misura determinante i numerosi articoli scritti dall’attore su “Il Messaggero” tra il 1988 e il 2002 a proposito di argomenti legati alla Capitale. Sordi, infatti, scrive numerosi articoli spaziando tra i più disparati argomenti: costume, vita quotidiana, ricordi personali, aneddoti legati alla carriera, riflessioni acute, garbate denunce. In questi gustosi editoriali, pubblicati il più delle volte in prima pagina, Roma ha un ruolo di primo piano. Attraverso le pagine del suo giornale, l’attore stabilisce un dialogo affettuoso e arguto con la città, da lui considerata la più bella del mondo malgrado il traffico, le difficoltà della convivenza, i mutamenti intervenuti negli anni.
La Capitale, per Sordi editorialista, è una fonte inesauribile di spunti, episodi di cronaca, tipi umani, comportamenti da commentare alla luce della sua vasta esperienza di attore e della sua condizione di cittadino. Le mode esterofile come il fast food, la solitudine degli anziani, l’indolenza intesa come saggezza tipica dei romani, la rievocazione dei fasti dell’avanspettacolo, la figura di Nerone, i ricordi legati a Piazza di Siena, la corsa al mare, l’energia dello slang, la sorte di cavalli e “botticelle”: sono alcuni dei temi che l’attore affronta con libertà, leggerezza, ironia e il tono bonario di un amico, un parente, un nonno che ne ha viste tante. Attraverso le pagine de “Il Messaggero” Sordi è stato la voce di Roma, l’espressione della filosofia di vita di chi è nato sotto il Cupolone.
Informazioni, orari e prezzi
Roma, Complesso del Vittoriano
Sala Zanardelli
Orario: dal lunedì al giovedì:
9.30 – 18.30; venerdì, sabato e domenica: 9.30 – 19.30
L’ingresso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura
Per informazioni:
06/69202049
Dove e quando
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