A seguito del grande successo di pubblico, la mostra Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, in corso presso l'Istituto centrale per la grafica, è stata prorogata fino al 12 febbraio 2024.
Inaugurata il 19 settembre 2023, la mostra è dedicata alla celebre strada consolare in occasione della sua candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO proposta dal Ministero della Cultura lo scorso gennaio. Curata da Gabriella Bocconi, l'esposizione intende celebrare il prototipo dell'intero sistema viario romano e le numerose testimonianze infrastrutturali, archeologiche e architettoniche presenti lungo il suo percorso che rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza.

Nelle sale di Palazzo della Calcografia sono circa 70 le opere, selezionate tra le oltre 300 presenti nelle collezioni dell'Istituto dedicate all'antica Regina Viarum, che raccontano attraverso disegni, incisioni, matrici, libri e fotografie la fortuna iconografica dell'Appia con opere di Giovan Battista Piranesi, Marteen Van Heemskerck, Etienne Du Perac, Walter Crane, Umberto Prencipe, Luigi Rossini, Felice Giani, Nicolas Didier Boguet, Philipp Hackert.
Come sottolinea Maura Picciau, Direttrice dell'Istituto Centrale per la grafica: "Una strada non è mai soltanto un tracciato, perché le sovrapposizioni storiche così come i bivi e gli incroci sempre la rendono un flusso di informazioni, impressioni, emozioni".


Regina Viarum valorizza il patrimonio dell'Istituto considerando come termini geografici il Septizodium, edificio di età severiana costruito nel 203 d.C. e distrutto tra il 1588 e il 1589, scenografico punto di arrivo per coloro che giungevano a Roma da sud, e le colonne presso il porto di Brindisi affacciate sulla Grecia e il Medio Oriente. Da Roma a Brindisi, la mostra presenta attraverso le opere come i diversi linguaggi della grafica hanno raccontato l'Appia antica e i territori a essa collegati, dall'interesse prevalentemente archeologico del XVI secolo, al paesaggio romantico, fino allo sguardo fotografico delle immagini di Otto/Novecento di Alinari e Moscioni e delle foto di documentazione del Fondo Cambellotti.

Una mostra in cui - spiega Gabriella Bocconi - "Disegni, incisioni e fotografie si intersecano in analogie visive e descrivono una porzione del Paese che ancora oggi colpisce per le suggestioni derivate dalle bellezze naturali e monumentali, che ha guidato gli sguardi di chi ha proiettato negli straordinari panorami l'intimità del proprio stato d'animo."  

Informazioni, orari e prezzi

Orario di apertura
martedì – domenica 10.00 – 19.00
www.grafica.beniculturali.it

Dove e quando

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