SHAKEN GROUNDS: Seismography of Precarious Presences (TERRENI SCOSSI: sismografia di presenze precarie) è il risultato di un progetto che esplora il ruolo dell'artista nella stretta e costante interconnessione della natura tanto con il fulcro pulsante del pianeta terra, quanto con la tecnologia in rapida e continua evoluzione.

Vulcani, fenditure tettoniche e grotte testimoniano un tempo geologico che va oltre il ciclo della vita umana. Qui per migliaia di anni sono stati edificati luoghi di culto dove le persone possono entrare in contatto con il fulcro della terra. I riti celebrati in questi siti favorivano una percezione del tempo mutata, che generava una maggiore responsabilità verso il futuro.

Oggi nelle zone sismicamente attive stanno tuttavia emergendo altre forme di espressione culturale. Infatti, mentre questi siti ci collegavano a una visione del mondo politemporale, ora segnalano processi causati dall'uomo: il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai, lo sfruttamento delle risorse, le nuove tecnologie o lo smaltimento dei rifiuti aumentano la tensione della crosta terrestre. Se e come queste molteplici influenze scatenino eruzioni vulcaniche o terremoti è oggetto di un controverso dibattito tra geologi.


Il collettivo artistico SHAKEN GROUNDS ha visitato i margini continentali dell'Italia meridionale e un ghiacciaio che si sta sciogliendo nelle Alpi austriache per esplorare le intersezioni tra la naturale attività sismica e la distruzione antropica della natura attraverso una rete di esperimenti artistici interconnessi. Particolare attenzione è rivolta al rapporto mutevole tra i corpi umani e più-che-umani e il nostro ambiente influenzato e gravemente danneggiato dalla tecnologia.
La mostra presenta i video di alcuni interventi artistici realizzati nella zona dei Campi Flegrei, presso il Vesuvio, l'isola di Vulcano e il ghiacciaio Pasterze (Großglockner), nonché interviste a due geologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Napoli, alla storica dell'arte e curatrice austriaca Sabine Folie e al filosofo austriaco Arno Böhler. Un breve documentario del simposio SHAKEN GROUNDS SHIFTING SKIES: Art as a Seismography of Precious Presences, tenutosi di recente presso il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, fornisce approfondimenti sul processo di ricerca artistica.

Nikolaus Gansterer (AT), Mariella Greil (AT), Peter Kozek (AT) e Lucie Strecker (DE/AT) in collaborazione con Helga Franza (IT), Nicola Fornoni (IT), Victor Jaschke (AT), Werner Moebius (AT), e VestAndPage, aka Andrea Pagnes (IT) / Verena Stenke (DE).
"Il geofilosofo procede lungo la cresta della turbolenza e il dorso dell'onda che avvolge mente, energia e materia, disperdendole poi nell'atmosfera." (Gilles Deleuze, 1993)
https://shaken-grounds.org/

Con il sostegno dell'Austrian Science Fund (FWF) in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura Roma, l'Universität für Angewandte Kunst Wien (Università delle Arti Applicate, Vienna) e all'Angewandte Perfomance Lab (APL).

Programma inaugurazione

Ore 18.00    Saluti        Teresa Indjein - Forum Austriaco di Cultura Roma, Direttrice
Paolo Castelli - Ministero per i Beni le Attività Culturali (Direzione Generale creatività Contemporanea), Funzionario Storico dell'Arte

Intervento    Nikolaus Gansterer, Mariella Greil, Peter Kozek e Lucie Strecker      Universität für Angewandte Kunst Wien (Università delle Arti Applicate, Vienna)
Dialogo con il pubblico

Informazioni, orari e prezzi

scheda mostra
LUOGO: Roma – Forum Austriaco di Cultura,
Viale Bruno Buozzi 113
INAUGURAZIONE: 7 novembre 2024
DURATA DELLA MOSTRA: 8 – 29 novembre 2024
ORARI DI APERTURA: lunedì - venerdì | ore 09.00 - 17.00
INFO: +39 06 3608371 | https://www.austriacult.roma.it
BIGLIETTI: ingresso gratuito

contatto
Forum Austriaco di Cultura Roma
Ada Vallorani
+39 0636083726
ada.vallorani@bmeia.gv.at

Dove e quando

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