A Roma, dal 14 al 30 aprile 2012, l'esposizione rappresenta il dialogo
interreligioso tra arte e spiritualità

Nella società post-moderna frenetica e concitata, la nostra mente è

continuamente stimolata a prendere decisioni e affrontare situazioni in una
sorta di tensione mentale costante, tralasciando a volte la spiritualità. E'
proprio per offrire un momento di riflessione e meditazione che nasce l'idea
dell'esposizione di Shuhei Matsuyama, presso la Pontificia Università della
Santa Croce di Roma. Dal 14 al 30 aprile 2012, la mostra metterà in luce le
opere del Maestro dal titolo "Shin-on", il suono delle cose, che sottolineano
l'essenzialità del vivere, la ricchezza della persona e della propria
interiorità.

Il racconto artistico del Maestro Matsuyama trova un'accoglienza d'eccellenza
all'interno del prestigioso centro di formazione ecclesiastico, che racchiude
una diversità di culture unite in un comune orientamento di ricerca
dell'intelligibilità della Rivelazione. L'Università è inoltre chiamata a
stabilire un dialogo con la cultura contemporanea attraverso ogni tipo di
linguaggio ed espressione. Infatti, per la prima volta l'Ateneo apre le porte
all'arte nipponica e alla sue interpretazioni della spiritualità, dando così
risalto al confronto tra la tradizione Occidentale e Orientale, la cui
attenzione per l'interiorità, nella totalità delle sue molteplici espressioni,
si rintraccia nel percorso artistico di Shuhei Matsuyama. E' nella
rappresentazione di questo sottile rapporto tra modernità e spiritualità che si
collocano i lavori del Maestro, esponente della Public Art.

"La bellezza è difficile, affermava Platone, e il passare dei secoli non ne ha
risolto la difficoltà. Malgrado la nostra familiarità con innumerevoli opere
d'arte e il moltiplicarsi delle teorie estetiche, la ricerca di una spiegazione
convincente della natura dell'arte, della bellezza e del suo significato,
continua ad essere oggi non meno urgente che per i Greci. Le arti hanno un gran
potere comunicativo e ognuno di noi è destinatario dei suoi messaggi. Il
profondo rapporto tra l'arte e il mistero del reale suscita però questioni
cruciali e di grande attualità e si può affermare che l'arte resta ancora oggi
una valida chiave di accesso alla comprensione del mondo e di noi stessi"
sottolinea Prof. Juan José García-Noblejas della Pontificia Università della
Santa Croce.

In esclusiva per l'Aula Magna, il Maestro ha realizzato un'opera di 2 metri per
80 centimetri ispirata dalla particolare atmosfera dell'Università Pontificia.
Il messaggio sotteso si esprime con tre semplici ma fondamentali parole: Pace,
Speranza e Luce, concetti della vita spirituale e della quotidianità di ogni
individuo.

L

Informazioni, orari e prezzi

'esposizione, all'interno della Pontificia Università della Santa Croce in
Piazza di Sant'Apollinare, 49 a Roma, sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle
8.30-18.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30. L'ingresso è libero.

Dove e quando

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