Dal 7 al 30 ottobre 2021 presso il Complesso Culturale alla Scala Santa in Piazza di Porta San Giovanni, 10 - Roma - sarà visibile la personale di Tito Amodei: TITO ARTE PASSIONE curata da Roberto Tagliaferri, promossa dalla Fondazione Tito Amodei in collaborazione con Sala 1 - Centro internazionale d'arte contemporanea, Associazione Culturale TRAleVOLTE, TeatroBasilica.
Patrocinio: Pontificio Consiglio per la Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale.
La FONDAZIONE TITO AMODEI, in occasione della celebrazione del terzo centenario di fondazione della Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti), presenta TITO ARTE PASSIONE, una mostra che segue il percorso artistico e di ricerca di Ferdinando Amodei, nome d'arte Tito, protagonista fin dal dopoguerra dell'arte contemporanea a livello internazionale, sul tema della Passione di Cristo.
giovedì 7 ottobre
La conferenza alle ore 18 presso il TeatroBasilica
La mostra alle ore 19,30 negli spazi della Sala 1 - Centro internazionale d'arte contemporanea e dell'Associazione Culturale TRAleVOLTE.
venerdì 8 ottobre
Lo spettacolo teatrale alle ore 17 presso il TeatroBasilica
"Passio Hominis. Rappresentazione della Passione" – Regia di Antonio Calenda
Rappresentazione sacra che il regista ha realizzato ispirandosi al manoscritto della monaca Maria JacobaFioria, datato 1576-77.
La mostra, a cura di Roberto Tagliaferri, propone un importante nucleo di opere tra sculture, dipinti, disegni e incisioni di Tito, tra il 1960 e il 1990, incentrate sul tema della Passione di Cristo, in un percorso che consente di far luce su diversi aspetti del delicato rapporto tra arte e, in particolare, arte contemporanea e spiritualità.
"Tito, artista (scultore, pittore, incisore) e passionista – spiega Roberto Tagliaferri - ha tentato di vivere la sua vita e la sua vocazione religiosa soprattutto attraverso l'arte. Da questo punto di vista, l'arte è stata per lui molto di più di una semplice illustrazione dei dogmi della fede. L'arte, come linguaggio estetico che coinvolge tutti i sensi, intercetta più originariamente le percezioni che sono il primo livello della conoscenza umana. La crisi del cristianesimo oggi, per molti osservatori, è soprattutto una crisi dei linguaggi simbolici, cioè dei linguaggi estetici che ci permettono di accedere all'originario della vita di fede. Il ricorso massiccio al logos, al discorso veritativo, oppure alla testimonianza attraverso la morale, sono espedienti comunicativi che tendono a saturare il mistero".
"Tito – prosegue il curatore della mostra - ha colto la forza dell'arte per la fede. Fin dall'inizio della sua vocazione religiosa alla scuola del maestro Primo Conti, ha elaborato un linguaggio estetico capace di emozionare le più profonde sorgenti della dimensione dello spirito. Polemizzando fin dalla prima ora del suo ministero perché si superasse l'afasia artistica della Chiesa che, anche dopo il Concilio Vaticano II, non è riuscita a dotarsi di linguaggi estetici adeguati, la testimonianza di Tito è diventata un'esperienza preziosa, in ambito artistico, spirituale e culturale".
La Conferenza si terrà nel TeatroBasilica, dedicata al tema della Passione di Cristo, nella produzione artistica di Tito, che proporrà una riflessione sul rapporto tra spiritualità e arte contemporanea, sia dalla prospettiva artistica che teologica. Interverranno: Ottaviano d'Egidio (Presidente della Fondazione Tito Amodei), Mons. Fabrizio Capanni (Pontificio Consiglio per la cultura), Roberto Tagliaferri (teologo e docente di liturgia presso l'Istituto di Liturgia pastorale Santa Giustina di Padova) e Giuseppe Appella (critico d'arte). Nel corso dell'incontro Monsignor Fabrizio Capanni presenterà i due volumi di Tito Amodei "La Passione di Cristo nell'arte contemporanea" (Edizioni Palumbi).
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