Il progetto "Tracce d'Amore" nasce in occasione dell'invito da parte di Gabriella Perna a partecipare alle mostre che cura, già dal 2019, nell'hotel Aleph/Hilton a Roma.
Nel comporre questa serie di quadri mi sono ispirata al Ciclo della Vita di Munch, desiderando dare, della vita, una visione anzitutto al femminile. Ad eccezione del primo quadro, che è della fine del 2022, tutti i quadri sono stati dipinti nel 2023, in contemporanea, portandoli ogni volta che vi lavoravo a un medesimo livello di finitura.
Il quadro che apre il racconto è nato con il titolo di "Feste danzanti", in ricordo delle "Feste galanti" di Watteau.
Nella storia questo tema prende spunto dai "Giardini d'amore" di Rubens, che sembra riproporre in chiave "moderna" il tema arcadico del Paradiso terrestre, tanto usuale nel Rinascimento, ad esempio in Cranach.
Il tema della "Coppia originaria" è da sempre oggetto della mia pittura. In questo tema, che offre continuamente spunti di meditazione sulla nostra comune vita terrestre, è contenuto un sentimento forte di redenzione, di rinnovamento, la speranza di un ritorno a quella umana innocenza naturale alla quale tutti aneliamo dal momento della nascita su questo pianeta.
Il tema è, secondo la mia visione, il contenuto principale della Pittura stessa, in cui ogni identità perviene alla sua definizione non isolatamente, ma mediante il confronto con ciò che la circonda, in cui l'armonia è diretta conseguenza delle innumerevoli relazioni.
Ho conosciuto gli scritti di Luce Irigaray molti anni fa e mi hanno colpita subito per la visione luminosa che li percorre. Mi è piaciuto, per questa occasione, allegarli alle opere come un commento. Non per descrivere i quadri, dove la pittura intende sempre parlare da sola, ma per amplificare la sensazione di chi osserva, al modo di un'azione teatrale. Una sorta di cornice in parole.
L.G.

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