Se ami il cinema di nicchia, non c'è niente di meglio che festeggiarlo a San Valentino con noi, così:
Umberto Berlenghini presenta il suo "Gli invisibili"
a seguire "La vendetta degli antieroi. Il cinema di Nicolas Winding Refn" a cura di Fabio Zanello e Stefano Giorgi. Presenta Marco GIusti - Edizioni Il Foglio Letterario
Durante la presentazione saranno proiettate alcune slide tratte da film.
“Il cinema come amore, ecco perché la prima scheda non la dimenticherò mai”. È così che Umberto Berlenghini esordisce nel suo libro/dizionario “Gli invisibili 2000-2010 dieci anni di cinema nascosto” (Il Foglio Letterario, Piombino 2012 € 22.00), un’introduzione che vuole essere anche una spiegazione del suo lavoro. Da sempre appassionato di cinema, Berlenghini lavora nel mondo della settima arte fin dal 1990 quando entrò a far parte dello staff della Mikado Film.
Per il suo “Gli invisibili”, Berlenghini ci fornisce una sorta di istruzioni per l’uso sul cinema di “nicchia”, informandoci che le 450 schede presenti nel libro sono di altrettanti film divisi per generi, dall’action e horror fino alla commedia, passando per il noir e il dramma e finendo questa corsa lungo le strade del “cinema inedito” italiano, realizzati tutti fra il 2000 e il 2010, che nel nostro paese non hanno visto la luce nel normale circuito delle sale cinematografiche, né in quello dell’home video.
A seguire, verrà presentato “La vendetta degli antieroi”, una raccolta di saggi curata da Fabio Zanello e Stefano Giorgi con testi tra gli altri di Marianglea Sansone – presenta durante la serata - per le edizioni Il Foglio.
Si tratta del primo libro in Italia a fornire un'accurata ed approfondita disamina sulla cinematografia “ontologicamente noir” dell’autore (come la definisce Michele Raga nel suo saggio su Vahlalla Rising), che si snoda come un percorso continuo e senza ritorno tra i reietti, tra le persone che vivono ai margini di un mondo che fagocita sé stesso e che non lascia spazio ai più deboli. “La vendetta degli anti-eroi” approfondisce la poetica nera di un cineasta che si muove in bilico tra il thriller, il noir ed il realismo, e che si distingue sempre per l’acuta ferocia, nello studio dei suoi personaggi e nella rappresentazione scenica, fil rouge che unisce tutte le sue opere.
Il libro ripercorre la filmografia del regista Nicolas Winding Refn, miglior regia al festival di Cannes nel 2011 per il film Drive.
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