10 marzo 2024 ore 17.00
BABAYAGA
Storia di una strega

Da una fiaba della tradizione russa su una strega nascosta in un bosco che, si dice, mangiasse i bambini a una moderna favola che parla di un'amicizia, ma anche di bullismo, diversità e cooperazione.


"Cosa vuol dire essere diversi?"
È qualcosa che ha che fare con la nascita oppure con i sentimenti?
Potrebbe spiegarlo bene Yaga, che fin da bambina è sempre stata presa in giro dai suoi coetanei e schernita perché aveva un dente solo e una personalità forte.
Crescendo il mondo non è stato molto più dolce con lei: infatti, ha subito vessazioni e maldicenze di ogni tipo che l'hanno convinta (o costretta) ad allontanarsi dalla società e a rifugiarsi nella sua pittoresca casina nei boschi in compagnia solo dei suoi animali, di un cancello arrugginito e di un salice.
Rifugge il mondo, Yaga, ci ha provato ma ha capito che il mondo non è posto per lei.
Forse però non è la sola a cercare rifugio nel bosco.

Anche Michetta, bambina orfana e sensibile, amante del canto e buona d'animo, subisce le vessazioni dei suoi crudeli compagni di classe e fugge, scappa di casa.
L'incontro tra le due sembra essere inevitabile e fatale… ma saranno in grado di fare nascere un'amicizia?
Oppure si tratta della solita fiaba riguardante una strega che mangia i bambini smarriti?
La tradizionale fiaba russa viene reinterpretata in chiave contemporanea, puntando il dito su tematiche quali il bullismo, l'accettazione del diverso e la cooperazione.
La narrazione procede con ritmo incalzante e con accattivanti effetti scenici, che permettono di moltiplicare la profondità dell'argomento.
I piani di lettura sono
moltissimi e tutti facilmente leggibili per i bambini.
Una fiaba che fa riflettere, sorridere, divertire e anche un po' commuovere.

Nota di regia:
Yaga e Michetta sono due figure che rappresentano la diversità.
Entrambe oggetti di pregiudizio da parte della comunità, sono emarginate e viste come strane.
Vittime di bullismo decidono di seguire due strade differenti: Yaga l'autoisolamento e la fuga dal confronto in primis da sè stessa, Michetta l'autoformazione e un processo che la porterà ad accettare la propria diversità.
I destini dei due personaggi sono legati tra loro e l'evoluzione della prima è in relazione con l'evoluzione della seconda.
Entrambe impareranno innanzitutto a comprendersi, accettarsi e a rapportarsi con l'altro in modo costruttivo.

Un viaggio "fantastico" nella foresta tenebrosa del proprio inconscio

Autore e regia: Claudio Massimo Paternò
Interpreti: Ingrid Monacelli - Laura Ladislava Dujsikova
Tipo di drammaturgia: Contemporanea
Linguaggio: Teatro d'attore, figure animate in lana intrecciata
Una produzione: Micro Teatro Terra Marique

Dove e quando

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