La grande danza nel 2013-14 è passata sul palcoscenico del Teatro Tor Bella Monaca. Con la direzione artistica di Patrizia Cavola la stagione di danza chiude con il debutto nazionale di “Come un bambino abbandonato nello specchio dell’armadio”, dopo aver ospitato Spell Bound Dance Company, Oretta Bizzarri, la Compagnia Excursus, Giovanna Velardi, Francesco Sgrò e Pino Basile del Collettivo 320chili e Sosta Palmizi con Giorgio Rossi e Mariella Celia.

“La stagione ha avuto un buon riscontro di pubblico a dimostrazione che la proposta artistica, orientata interamente sul contemporaneo trova interesse e attenzione – affermano Patrizia Cavola e Ivan Truol, Atacama. Il desiderio di proporre diversi linguaggi coreografici ed ospitare realtà che hanno sempre meno visibilità sui palcoscenici romani si è realizzato. La sfida è appena iniziata e l’augurio è di poter continuare ad immaginare e costruire percorsi per la fruizione e la diffusione della danza contemporanea.”
A chiudere questa prima parte della stagione sarà proprio la nuova produzione targata Atacama, con Valeria Baresi, Ilaria Bracaglia, Gennaro Lauro, Valeria Loprieno, Ideazione, coreografia e regia: Patrizia Cavola - Ivan Truol Cristina Meloro, Sabrina Rigoni, Marco Ubaldi Musiche Originali: Epsilon Indi Costumi: Medea Labate. MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Dipartimento Dello Spettacolo. Produzione: Atacama. Residenze: La Scatola Dell’Arte

“L’ho fatto! Ho tolto il lenzuolo dall’armadio e mi sono guardato allo specchio. Ho stretto i pugni, ho preso un gran respiro, ho aperto gli occhi e MI SONO GUARDATO! Era come se mi vedessi per la prima volta. Non ero davvero io quello li dentro. Era il mio corpo, ma non ero io. Non era neppure un amico. Mi ripetevo: Sei me? Sei tu, me? Io sono te? Siamo noi?
E’ vero che la mia immagine riflessa mi è apparsa come un bambino abbandonato nello specchio
dell’armadio. Questa sensazione è assolutamente vera. Facendo cadere il lenzuolo, sapevo benissimo chi avrei visto, ma è stata comunque una sorpresa, come se quel ragazzino fosse stato abbandonato lì ben prima della mia nascita. Sono rimasto a lungo a guardarlo.” Daniel Pennac “Storia di un corpo”

La letteratura, i romanzi, la poesia, gli aforismi continuano ad essere la fonte d’ispirazione del lavoro coreografico di Patrizia Cavola ed Ivan Truol della Compagnia Atacama. Da “Istruzioni per rendersi infelici” (2004) tratto dal testo di Paul Watzlawick a “Galleggio, Annego, Galleggio” (2013) creazione per cinque danzatori nata dalle suggestioni di “Cabaret Mistico” di Alejandro Jodorowsky approdiamo nel 2014 a COME UN BAMBINO ABBANDONATO NELLO SPECCHIO DELL’ARMADIO, liberamente ispirato dalla Storia di un corpo di Daniel Pennac. Per i coreografi, dal perdersi dentro la propria immagine riflessa comincia il viaggio nel corpo. Diventare messaggero, veicolo, essere memoria, trarre emozioni e sorprese, fare scoperte, sentendosi simili, pur essendo unici e vulnerabili. Il lavoro è partito dal primo sguardo, dalla prima percezione di una sensazione o di un’emozione, dalla scoperta di come una parte di noi funziona e si fa sentire. Il debutto del 30 maggio nel Teatro di Tor Bella Monaca, diretto artisticamente per la sezione danza proprio da Patrizia Cavola, coreografa della Compagnia, è una prima nazionale allestita a La scatola dell’arte, spazio residenziale dedicato alla danza e alla formazione di Roma e vede in scena sette danzatori.

Informazioni, orari e prezzi

Orari:
venerdì 30, sabato 31 maggio ore 21.00
domenica 1 giugno ore 18.00

Biglietti:
intero 10 euro
ridotto 8 euro

Info e prenotazioni:
06.2010579

Botteghino:
feriali ore 18-21.30
festivi ore 15-18.30

Ufficio promozione:
ore 10-13.30 e 14.30-19
promozione@teatrotorbellamonaca.it
http://www.teatrotorbellamonaca.it
http://www.casadeiteatri.roma.it

Dove e quando

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