Lettura critica di COPPIA APERTA ANZI SPALANCATA (Franca Rame e Dario Fo)
di Andrea Di Cosmo.
Dal testo di Dario Fo e Franca Rame, la messa in scena le difficoltà di una coppia in cui il marito predica i vantaggi della coppia aperta, e relativa abilità sessuale, per la vita del rapporto, per non farlo soffocare. Quando invece la libertà è solo di lui, donnaiolo, lei ne soffre, finché non decide di fare altrettanto e allora la tanto esaltata libertà non piace più nemmeno al marito che l’aveva introdotta.
L’andamento dell’opera è tragicomico, poiché la coppia si confessa come fosse dallo psicanalista, solo che è il pubblico il complice e testimone delle loro confidenze. Si accenna pure l’ironia sulle convenzioni borghesi della coppia chiusa, come gabbia di cui liberarsi. Si vedrà come riescono questi tentativi, ai protagonisti della storia.
Il testo conferisce un ritmo serrato, incalzante, con cambi di registro dal comico al drammatico, perché i personaggi ironizzano, anche acidamente, sulle reciproche recriminazioni, fino a esplodere in accuse e invettive.
Si accennano alcuni punti cardine di questo tipo di problematica. Cosa c’è al centro di un rapporto tra uomo e donna? Sono il sesso o il sentimento che tengono unita la coppia? E quale dei due elementi, vissuti al di fuori, con altri, possono minarne la stabilità?
Lei, Antonia, è problematica e contraddittoria. Se il marito dice che lei è la donna più importante perché c’è sentimento, lei vorrebbe recuperare il sesso dal marito. Frustrata perché comunque messa da parte, quindi scontenta.
L’ironia dello spettacolo è soprattutto meta teatrale. I personaggi si muovono tra loro e interagiscono col pubblico. Si ironizza sull’uso dello spazio teatrale. Man mano che si racconta, Antonia si cambia d’abito, dimostrando le evoluzioni della vicenda che vive il suo personaggio. Le scene che cambiano sono le fasi della sua vita che passano.
Le riflessioni, soprattutto quelle di lei sul comportamento del marito, che non tollera, sono molto intime, hanno un tono psicanalitico sempre alternate fra l’ironia e il tormento. Prova liberarsene, cercando di seguire l’idea suggerita dal marito stesso, creandosi una vita autonoma, cercandosi un lavoro e un nuovo uomo da frequentare. Attraversa il ruolo di donna, moglie e madre con ironia; quando vuole rendersi più desiderabile e quando ragazzi dell’età di suo figlio la corteggiano e non sa come porsi.
Dopo tante avventure extraconiugali con patetiche giustificazioni del marito cui conseguivano inutili struggimenti, tentati suicidi e omicidi della moglie, quest’ultima trova addirittura un innamorato: un plurilaureato fisico nucleare aspirante premio Nobel, cantante rock per passione. Brillante compendio di intelligenza scientifica e artistica, insieme di qualità in grado di mettere in soggezione un compagno che si sente prevaricato e ferito nell’orgoglio maschile, soprattutto perché il tradimento di lei, unico ma importante, è sentimentale; quindi lui rischia di perderla.
Antonia migliora il suo aspetto esteriore e abbigliamento, man mano, che prende consapevolezza e acquisisce il suo potere di donna mentre, al contrario, il marito giungerà a spogliarsi nel pregare la moglie di riavvicinarsi a lui.
Negli anni ottanta come oggi l’idea di coppia aperta sembra un’utopia, nonostante i proclami della rivoluzione sessuale; poiché impera il maschilismo per cui se tradisce l’uomo la coppia può resistere, se lo fa la donna no. Un apparente equilibrio moderno di una coppia che diventa di ampie vedute, o sembra diventarlo, non c’è più, se mai c’è stato. Dietro il divertimento una riflessione sociale e d’amarezza.
INTERPRETI
MARIO DI LONARDO & FRANCESCA DI NICOLA
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