Organizzata in collaborazione con ICSBA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi), che mette a disposizione la sala, la giornata vuole far scoprire attraverso il canto tutta la ricchezza di una cultura: quella del popolo armeno. Un popolo, che proprio grazie alla sua cultura è riuscito a sopravvivere e a far rinascere le sue antiche tradizioni, come quella del canto modale armeno. Un canto, che cura le ferite e unisce le persone. E se, come lo esprime il suo maestro Aram - con il canto si è di fronte a sé stessi, non si può mentire - questo canto «riparatorio» diventa uno specchio attraverso il quale i turchi e gli armeni possono guardarsi e ritrovare una comunicazione.
La giornata sarà articolata in due incontri.
9.30-16.00 Laboratorio di canto liturgico armeno
Il principale obiettivo consiste nel sensibilizzare ogni partecipante al canto modale attraverso un lavoro progressivo che propone poi un apprendimento di alcuni canti liturgici armeni partendo dal loro ascolto e memorizzazione.
È rivolto a partecipanti desiderosi di esplorare i vari modi musicali. Non è richiesto nessun livello di educazione musicale.

17.00-18.45 Proiezione del film «Singing in Exile», con i sottotitoli in italiano
Presenti: il regista Turi Finocchiaro e i protagonisti
E' un film sull'arte e sulla storia del popolo armeno. I suoi protagonisti, Aram Kerovpyan, maestro cantante nella cattedrale armena di Parigi, e sua moglie Virginia, che pratica il canto antico, sono accompagnati, nel loro viaggio nelle terre degli antenati, dal regista Jaroslaw Fret e dagli attori dal Teatro ZAR di Wroclaw, che hanno studiato la storia e la tradizione musicale armena per molti anni. Sradicati, tagliati fuori dalla propria cultura e dalla storia, i protagonisti tentano di salvare dall'oblio i canti liturgici armeni tradizionali.
Selezionato in molti festival, ha vinto al 'Visions du Réel' (aprile '15, Nyon, Sviizzera), al 'Planête Honnête' (settembre '15, Vaucluse, Francia) e al festival del documentario 'Nurt' (dicembre '15, Kielce, Polonia). Lo scorso ottobre è stato scelto all'unanimità come "Miglior documentario di lungometraggio" al 'Prix Farel's' (ottobre '16, Neuchâtel, Svizzera).

Dove e quando

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