Elena Arvigo apre l'8 marzo la rassegna Scena Sensibile al Teatro Argot Studio di Roma con “Donna non rieducabile” memorandum teatrale su Anna Politkovskaja un monologo di forte attualità nato dalla penna di Stefano Massini. Lo spettacolo in replica anche il 15 e 16 marzo, viene curato in questa messa in scena dall'attore e regista Rosario Tedesco.
“Donna non rieducabile " è un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, giornalista russa nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, assassinata il 7 ottobre 2006 nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. L’inchiesta sulla sua morte ad oggi è ancora aperta.
Stefano Massini drammaturgo fiorentino molto apprezzato sia in Italia che all’estero ha adattato in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja dando vita ad una serie di istantanee, un album di immagini, che lo stesso autore definisce “quadri”, che propongono esperienze, situazioni, atmosfere e stati d’animo che accompagnano il pubblico in un viaggio nelle terre russe e cecene attraverso gli occhi di Anna Politkovskaja.
A dar voce alla giornalista russa è qui Elena Arvigo interprete intensa e poliedrica, divisa da sempre tra teatro, cinema e televisione, che ha scelto di portare in scena un testo in grado di stimolare il pubblico e farlo riflettere sul tema della libertà di stampa e la responsabilità del sapere che la Politkovskaja incarnava nel suo modo di fare giornalismo.
Conosciuta per i suoi numerosi ruoli femminili nel teatro indipendente ma anche in produzioni stabili, Elena Arvigo, allieva di Giorgio Strehler, è stata diretta a teatro tra gli altri da Valerio Binasco, Eimuntas Nekrosious , Jacques Lassalle, Luca Zingaretti e Alvis Hermanis e al cinema da Paolo Virzì, Peter Greenway, Ryan Marphy e Vittorio Moroni.
In televisione è stata protagonista della "Piovra 10 " e ha partecipato a numerosi film tv storici, tra i quali ricordiamo “Perlasca” , “Marcinelle” , “Sotto il cielo di Roma”, la serie americana "Mental " e quella tedesca "In der Mitte eines Lebens".
Da regista ha portato in scena “Il Bosco” di David Mamet e “Maternity Blues” di Grazia Verasani che sono entrambi in cartellone al Teatro Out Off di Milano in questa stagione. Importante e fortunata la sua messa in scena di “4.48 Psychosis” di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani (curriculum completo http://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Arvigo ).
Con questa anteprima di “Donna non rieducabile” la Arvigo inaugura un ciclo di monografie su donne legate alla guerra, “Le imperdonabili”, che comprenderà anche "Ester H.- La resistenza del pensiero", monologo dedicato alla scrittrice olandese di origine ebrea vittima della Shoah, "Elena di Sparta" e "Marina Cvetaeva".
NOTE DI ELENA ARVIGO
Appena ho letto "Donna non rieducabile” mi è sembrato subito evidente che non si trattava di un testo semplicemente da "mettere in scena" ma piuttosto di un "progetto di studio ", un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che ha scritto il testo ispirandosi a questi "appunti disordinati ai margini della vita in Russia ". Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano, vedere - Ed è proprio questo progetto di studio che mi piacerebbe portare in scena, non "commuovere" ma "muovere" e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone , stimolare la curiosità, la necessità di informarsi , di non fermarsi, di non avere "pregiudizi" ma andare a toccare con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle facili soluzioni e risposte che ci vengono date. E' davvero un cammino ed è una goccia nell'oceano che diventa una riflessione assieme e con il pubblico sulla libertà di stampa , sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande.
Elena Arvigo
NOTE DELL’AUTORE
Ho scritto Donna non rieducabile adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni.
Stefano Massini
ROSARIO TEDESCO
Attore e regista teatrale, si è formato alla scuola di Luca Ronconi e dalla fine degli anni Novanta collabora con Antonio Latella. Ha da sempre lavorato con compagnie multiculturali, con cui ha recitato nei più importanti teatri italiani. Come regista ha riportato in scena in Italia, dopo oltre vent’anni Il Vicario di Rolf Hochhuth, e I Fisici di Dürrenmatt. In tournée per tutta l’Europa, da Kiev a Barcellona, da Hannover a Lione, ha recitato davanti a platee prestigiose come quella dell’Odéon di Parigi e del Festival di Salisburgo. Dal 2005 inizia a lavorare in Germania presso il Düsseldorfer Schauspielhaus, lo Schauspiel Köln, la Volksbühne di Berlino. Recentemente ha preso parte a film internazionali recitando a fianco di Anthony Hopkins, Udo Kier, Michael York.
Rosario Tedesco è anche un viaggiatore a piedi, un camminatore-narratore. Nel 2009 ha completato il cammino di Santiago e sulla via di Finisterre ha preso corpo il suo secondo progetto a piedi: "Il Vento nelle Scarpe", un cammino solitario di 1770 km lungo le sponde del Danubio, compiuto tra il 2011 e il 2012 in 92 giorni, attraversando 6 nazioni.
Nel 2013 invece ha intrapreso un viaggio nell’Italia di Goethe per conto del Goethe Institut di Roma, Radio Factory, Radio Rai2 e Radio Bremen. Così è nato “Souvenir Goethe”, una sua personale rielaborazione del viaggio del poeta tedesco. Il viaggio e’ poi diventato uno spettacolo “Se dico Goethe”, in giro per l’Italia.
CREDITI
"Donna Non Rieducabile"
Memorandum Teatrale su Anna Politkovskaja
di Stefano Massini
Un progetto di e con Elena Arvigo
A cura di Rosario Tedesco
Luci e Video di Andrea Basti
Grafica Serena Carminati
Produzione Compagnia Gank
In collaborazione con SantaRita Teatro e AssExLavanderia
Ufficio Stampa Sara Battelli
Si ringrazia la preziosa collaborazione di Damiano D'Innocenzo, Andrea Ermanno Riscassi, Rialto Sant'Ambrogio e l’Associazione AnnaViva.
Informazioni, orari e prezzi
Repliche:
8 marzo ore 21,00;
15 marzo ore 17,30;
16 marzo ore 21,00
Biglietto 10 euro
Info:
Tel. 06 589 8111
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