Prima vennero per gli ebrei
Prima vennero per gli ebrei e io non dissi nulla perché non ero ebreo.
Poi vennero per i comunisti e io non dissi nulla perché non ero comunista.
Poi vennero per i sindacalisti e io non dissi nulla perché non ero sindacalista.
Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
Martin Niemoeller Pastore evangelico deportato a Dachau
Il 27 gennaio 1945 furono aperti i cancelli di Auschwitz, campo di concentramento e di sterminio costruito dai nazisti, dove persero la vita oltre un milione di ebrei, tra cui molte migliaia di ebrei italiani.
Dal quel momento fu chiaro all’’universo intero cosa accadde…
Erinnerung significa ricordo e anche memoria. Lo spettacolo è costruito in maniera speculare. Due monologhi la sorvegliante e il compleanno indagano l’orribile evento della Shoah attraverso le voci di due donne anziane, una vecchia tedesca, divenuta per la propria sopravvivenza guardiana di un campo di concentramento, e una signora borghese ebrea che vive e rivive il giorno del suo compleanno… quando il resto della sua famiglia venne portato via.
L’importante presenza della musica tratteggia i segmenti del pensiero e i movimenti interiori delle due protagoniste, in questa estrema disputa che prende corpo all’interno del ring dell’animo umano.
“Le dolenti parole delle due signore -commenta Gianni Guardigli- volteggiano in un ambiente dominato da un grande armadio che rappresenta tutto quello che si ha, quello che si aveva, quello che si è perduto o, paradossalmente quello che si vorrebbe avere. Il ricordo condanna alla ripetitività, e tiene ancorata l’interiorità a un territorio in cui la necessità inconsapevole di espiazione dà il tono e il colore al viaggio della prima anima, l’urlo afono che nasce a mezza bocca davanti all’ingiustizia incomprensibile, si stampa inesorabile sul corpo del secondo personaggio.
In un momento di passaggio così cupo per la nostra società dovremmo attraverso la forza della ragione e dei sentimenti tenerci lontani da quegli errori, “orrori” che hanno marchiato a fuoco varie generazioni di esseri umani.”
Il testo ha vinto il premio Rosso di San Secondo nel ’98, ed ha ottenuto una “segnalazione speciale” al Premio Riccione per il teatro 1995 dalla giuria presieduta da Franco Quadri.
Scritto e diretto da Gianni Guardigli che firma la sua sesta regia teatrale avvalendosi dell’interpretazione di due attrici di grande talento e forte temperamento: Michela Martini e Dorotea Aslanidis.
Informazioni, orari e prezzi
Teatro Belli
Orario spettacoli:
dal martedì al sabato ore 21,00
domenica ore 17.30
Biglietti:
Intero €18,00, ridotto €13,00
Info:
06 5894875
http://www.teatrobelli.it
info@teatrobelli.it
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