"Leitmotiv" è un tema musicale ricorrente, spesso associato a un personaggio o a un sentimento.
Cosa accadrebbe se le nostre mattine fossero sempre le stesse? La pietanza ordinata sempre uguale, l’unica disponibile, le vie attraversate circoscritte in un unico percorso? E una messa in scena che si ripete da centinaia di anni?
I personaggi del Mercante di Venezia, Antonio, Porzia, Shylock e Bassanio, sono costretti a provare in eterno le medesime emozioni, a sorridere e al contempo spendere le proprie lacrime per ben noti motivi! Come figurette di una sfera natalizia, vedranno sempre la stessa neve cadere giù e mai disciogliersi al sole.
Un testo, questo di Shakespeare, in cui si scorge, qui più che in altri, la consapevolezza che i personaggi hanno del loro destino, come attori che abbiano studiato con dovizia la propria parte, diventando spettatori della loro stessa storia. Un testo dove tutto è poco credibile, quasi finto, ha ispirato uno spettacolo dove non si cerca di nascondere la finzione, ma di mostrarla in tutto il suo dramma, rendendo i personaggi pregni delle loro essenze, tesi, come bambole che parlano e agiscono in una Venezia e Belmonte da cartolina, loro dimora.
Se mai ci fosse un vero processo e una vera condanna in questa storia, ci piace rintracciarla in un leitmotiv, che si ripete, sempre uguale, immoto. E in questi avvenimenti circoscritti dall’eternità, balza fuori una scintilla, un sospiro, la consapevolezza delle infinite possibilità di un mondo che non sia fatto solo di carta. Antonio, chissà, avrebbe potuto interpretare la parte di Romeo e Bassanio sarebbe probabilmente scappato con Porzia in Tailandia.
Nessuna scelta è una vera scelta, in un mondo di carta non è concessa un'alternativa. E questi personaggi si troveranno a scontrarsi non solo con una vita fittizia ma soprattutto con la costante sensazione del fingere con se stessi e, va da sé, con il pubblico.
Quattro bambole ci racconteranno questa anomala vicenda e, loro malgrado, proveranno a comunicarci la triste condizione di chi conosce perfettamente ciò che è stato e ciò che sarà.
Impotenti, isolati eppure meravigliosamente in attesa di una nevicata che si disciolga al sole…
con Valeria Maitilasso, Martina Giusti, Noemi Grasso e Consuelo Giangregorio
regia di Noemi Francesca
suono Davide Maria Viola
Informazioni, orari e prezzi
Doppio Teatro
da giovedì a sabato ore 21:00;
domenica ore 17:00
Info e prenotazioni:
328 5468526
info@doppioteatro.it
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