Argentina, 28 marzo 1975: i paramilitari della Tripla A (Alleanza Anticomunista Argentina) rapiscono Hernan Francisco Roca mentre è a casa di suo padre. Lo scambiano per suo fratello Marcelo, militante tra i Montoneros. L'indomani, un venerdì santo, il suo corpo viene ritrovato legato, bendato, trivellato da ventuno colpi. Herman non era un combattente: studiava medicina, giocava a rugby. La domenica seguente i compagni della sua squadra, La Plata Rubgy Club, gli dedicano un minuto di silenzio. Anzi due, tre, dieci. È una sfida ai militari: silenzio per rispondere al silenzio dei trentamila desaparecidos a cui è stato negato perfino il diritto alla morte.
Catania, qualche anno dopo: altri ragazzi sfidano un altro nemico dalle mani grondanti sangue, lo guardano dritto negli occhi.
Claudio Fava, che ha conosciuto i siciliani da vicino, ha incontrato i ragazzi di Mar del Plata quasi per caso. Ma poco importa. Ciò che conta è come vissero, come seppero dire di no.


di CLAUDIO FAVA
con GIOVANNI ANZALDO, CLAUDIO CASADIO, FABIO BUSSOTTI
regia GIUSEPPE MARINI

Informazioni, orari e prezzi

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mercoledì 4 novembre, ore 20.00
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