Due nuclei familiari. I personaggi, goffi, insicuri o sguaiati, legati da vincoli di amicizia e parentela sono avvicinati, l'un l'altro, da un evento comune: Emanuele e Giulia si sposano.

La preparazione del matrimonio, all'insegna della simpatia e della risata, porta in superficie piccoli rancori, disillusioni, amarezze e malesseri di una vita.
Emanuele e Giulia sono affamati solo d'amore ma immersi in una realtà sociale contaminata dal rapporto malsano con un "amico-nemico": il cibo.

Pranzi, cene, rinfreschi, ricette de povera nonna rivisitate. Ristoranti strapieni di gente. Corsie di Ipermercati  alte come grattacieli. Frigoriferi e freezer casalinghi che scoppiano. Corsi di cucina gourmet, scuole per sommelier. Non sarà un po' troppo?
Il cibo è benedetto, perché nutre e dona momenti di piacere, di gioia e di condivisione. Maledetto, perché non tutti lo possono avere.
Chi ha da mangiare in abbondanza vince e detta le regole. Chi non ha da mangiare è perduto.

I protagonisti, sebbene in un clima di allegria e vivacità, sottostanno a questa generale legge planetaria e nel loro piccolo, neppure loro fanno eccezione.

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