Giovedì 17 luglio
PULCINELLA E L’IMPERATORE
regia e coreografia AURELIO GATTI, con MARIO BRANCACCIO - ERNESTO LAMA - PATRIZIA SPINOSI - SEBASTIANO TRIGALI e con Carlotta Bruni, Monica Camilloni, Tiziana D'Angelo, Gipeto, Rosa Merlino, Virgilio Brancaccio. Teatrodanza.
Nasce per l'occasione dell'anno augusteo "Pulcinella e l'Imperatore", una farsa per danza, musica e teatro che, attraverso la vicenda dell'imperatore Ottaviano Augusto, ripropone i temi - mai tramontati – dell'anelito di libertà, della ricerca di un'identità che non sia un sortilegio, un destino da compiere, ma una scelta . Una sorta di dramma giocoso con Pulcinella - maschera universale con la sua saggezza, l’irriverenza (verso i potenti), lo spirito critico, il grottesco, l’umorismo pungente da una parte e l'Imperatore Ottaviano Augusto, un "conciliatore" instancabile, tra tradizione e innovazione, strenuo sostenitore della pace quale condizione necessaria per consentire lo sviluppo e soprattutto il progressivo superamento di ogni stato di crisi ed emergenza. Eppoi la probabile corte augustea con ancelle, concubine, mogli, badanti, figlie gemelle adottate,accanto al mondo militare e alla casa imperiale fatta di servi, cavallanti, fantesche, cuochi.... in contatto con l'improbabile mondo dei defunti tra cui Virgilio ed Epicuro che solo Pulcinella può vedere e dialogare. Sullo sfondo, citata per i suoi paesaggi tra cielo e mare, la residenza imperiale di Pausilypon.
E' stato necessario affidarsi ad una maschera metastorica, capace di permanere e durare oltre le vicende storiche concrete, per raccontare di un uomo- seppure imperatore- che si pone – solo - di fronte alla storia e la cui vicenda coincide con la moltitudine delle gens dell'impero. Di fronte ai "dilemmi imperiali", i ragionamenti del personaggio dell' immaginario per eccellenza: drammaturgico e teatrale, mimico, pantomimico, coreutico e musicale, artistico e letterario, colto e popolare, religioso e profano - Pulcinella. Maschera che ci consente un'escursione tra mito e storia in cui è possibile – ancora - fare emergere le contemporaneità, senza nulla concedere ad una improbabile conciliazione beatificante: miserie e nobiltà, oscenità e sacralità, ossequi ed irriverenze, schiavitù e libertà, contraffazioni ed autenticità , quotidianità e lirismi, interdizioni e dialogo, non sono contraddizioni ma il canovaccio che contrassegna e scandisce l'esistenza. Questo racconta Pulcinella.. offrendosi come nudo contenitore in cui epoche e geografie, gruppi sociali e culture, arti e linguaggi e umanità diversi hanno saputo e voluto rappresentarsi e specchiarsi. In questa maniera l'Imperatore accoglie il suo compito e ruolo di testimone e artefice di storia e Pulcinella afferma il suo nesso col reale, ribadendo tra le sue tante verità, quella che gli appartiene più profondamente: d'essere appunto, una zona di confine con l'inconciliabile e il non conoscibile. Quattordici interpreti in scena tra danzatori, musicisti, cantanti e attori con una storia straordinaria come quella di Augusto Imperatore, riletta e misurata dalla maschera di Pulcinella.
sabato 19 luglio
I FRATELLI di Publio Terenzio Afro - regia SILVIO GIORDANI
Questo autore è stato spesso considerato dai suoi contemporanei “troppo moderno” ed ha scritto sei commedie “palliate” ispirate quindi ad un modello greco, diversamente dalle “togate” di ambientazione romana, operando una vera e propria riforma nell’ambito di questo genere, inserendovi nuovi contenuti ideologici ed attingendo nella “NEA” la commedia nuova ellenica di cui Menandro è l’esponente più noto. La carriera drammaturgica di Terenzio, non fu certo facile come quella di Plauto, forse perché nella sua opera non troviamo l’esuberanza, le acrobazie verbali, i giochi di parole del sarsinate. Terenzio, infatti, usa uno stile ed un linguaggio sobrio, naturale, all’insegna della compostezza e della semplicità evitando espressioni popolari e volgari in omaggio forse all’esigenza di equilibrio e di raffinatezza che egli mutuava dal sofisticato circolo scipionico di cui faceva parte. Nel Teatro “naturalistico” di Terenzio troviamo una suspance nuova. Lo spettatore è coinvolto emotivamente nelle vicende, prova le stesse emozioni dei personaggi e l’autore non consente procedimenti “metateatrali” cioè non vuole che venga mai interrotta l’illusione scenica e al contrario di Plauto che tendeva solo a divertire, cerca di trasmettere un messaggio morale.
Nasce, insomma un’attenzione sociale che allora era una vera e propria rivoluzione culturale con dentro un messaggio di HUMANITAS. “…homo sum, humani nihil a me alienum puto…” (sono un uomo e niente di ciò che è umano considero a me estraneo…). Aprirsi agli altri, rinunciare all’egoismo, comprendere i propri limiti ed essere indulgente nei confronti degli errori degli altri: in una parola essere tolleranti e solidali. La nuova comicità non è più nella battutaccia o nell’intrigo e risiede più nel sorriso che nel riso, un sorriso talvolta venato di riflessione e meditazione.
Informazioni, orari e prezzi
Teatro romano di Ostia antica
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21,00
Il prezzo dei biglietti intero € 20,00 ridotto € 16,00
INFO E PRENOTAZIONI:
Tel. 348.7890213 - 380.5844086
Orario biglietteria: mar-dom 10,00-20.00
Dove e quando
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