Nell'ambito di Roma, a portrait. Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, mercoledì 14 giugno, alle ore 20.00 presso la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma si terrà la proiezione del cortometraggio RIMASTI SOLI  di Ákos Kovács, in lingua originale ungherese con sottotitoli in italiano.
La proiezione sarà preceduta da un'introduzione del Direttore dell'Accademia di Ungheria, Gábor Áron Kudar e seguita da una conversazione tra il giornalista Béla Szomráky ed il  regista Ákos Kovács.

RIMASTI SOLI -un film di Ákos Kovács
ÁKOS è considerato il top degli interpreti della musica pop ungherese, cantante, cantautore, paroliere, con 34 anni di successo ininterrotto alle spalle. Ha venduto più di un milione di dischi e registrato più di mille concerti, oltre che composto musica per musei, spettacoli teatrali e film. È laureato in economia, gestisce la propria etichetta discografica e il suo studio di registrazione. È inoltre autore di diversi volumi di poesie e racconti ed è padre di 4 figli.

Lo scorso aprile, Ákos, parallelamente alla sua carriera musicale, si è cimentato in un nuovo genere ed ha realizzato il suo primo film. Si tratta del cortometraggio intitolato RIMASTI SOLI, della durata di 27 minuti, tratto da un suo racconto di cui ha scritto la sceneggiatura e composto la colonna sonora.
Il film, poco dopo la sua uscita nell'aprile del 2022, si è aggiudicato il Premio per il direttore della fotografia Zsigmond Vilmos nella categoria cortometraggi; è arrivato finalista al Hungarian Motion Picture Festival ed ha ottenuto vari riconoscimenti in numerosi festival internazionali – da Brno a Bucarest, da Milano ad Avezzano, da Shanghai a Toronto.

RIMASTI SOLI (2022, '27) – cortometraggio
Il film è il monologo di un tassista. Il tassista guida e lo spettatore lo ascolta come se fosse un suo passeggero. L'anziano uomo cerca di interpretare il mondo che lo circonda e trovare il proprio posto. Nel suo monologo si mescolano confessioni personali e vissuti di periodi storici. I ricordi da lui rievocati prendono vita per le strade di Budapest, e l'autista senza accorgersene rivede scorrere alcuni scorci della propria vita davanti al passeggero. Oggetti semplici, edifici desolati, una corrispondenza epistolare durata per una vita intera, destini umani percepiti negli sguardi fanno da guida allo spettatore in questo cortometraggio dal tono lirico.
La trama del film è una storia mitteleuropea, di stampo realistico ungherese, che attinge alle vicende familiari del regista-sceneggiatore. "Coloro che vivono da queste parti hanno delle famiglie sballottate qua e là dalla storia", afferma il regista. Scene brevi e dense rimandano alla fase di ricostruzione del secondo dopoguerra, alla Rivoluzione ungherese del 1956, agli avvenimenti del 2006 o ai problemi dei dissidenti.
Il cortometraggio di Ákos, tratto da un suo racconto, vuole essere allo stesso tempo anche un omaggio all'epoca d'oro del cinema ungherese nonché ai grandi classici come Andrej Tarkovskij o Wim Wenders.

Informazioni, orari e prezzi

Ore 20.00

Ingresso gratuito.

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