Una settimana di mostre e live performance nella sede di Accademia Italiana, scuola di alta formazione dall'approccio internazionale, in via dello Scalo San Lorenzo 10, a Roma. Gli appuntamenti arrivano a conclusion della prima residenza d'artista a cura di n0 Art Group, che si è svolta da giugno a settembre in collaborazione con Accademia Italiana e Sa.L.A.D. (San Lorenzo Art District). Mercoledì 18 settembre dalle ore 18 alle 21 l'opening della mostra personale di Giulia Cauti, con la performance live del collettivo G.M.R.G.P. Gli appuntamenti proseguono giovedì 19 e venerdì 20 (ingresso libero).
"Oltre a consolidare la relazione di Accademia Italiana con il territorio, le residenze d'artista stimolano progetti innovativi e permettono agli studenti di osservare da vicino il processo creativo di artisti professionisti. Tutto questo – dichiara Livia Di Nardo, Campus Manager di Accademia Italiana Roma - contribuisce a creare un ambiente stimolante in cui studenti, docenti e artisti collaborano per spingere i confini della creatività e dell'innovazione. La collaborazione avviata con il San Lorenzo Art District apre così la sede di Accademia a nuove contaminazioni tra discipline artistiche e del design".
La mostra di Giulia Cauti, intitolata Asura, esplora l'ecletticità, le contraddizioni e le ferite aperte che definiscono l'identità del quartiere San Lorenzo. L'artista ha utilizzato materiali di scarto, naturali e non, raccolti nel quartiere, che sono stati amalgamati con biomateriale fluido a base di gelatina animale e glicerina. Questa miscela è stata modellata in una grande membrana creando un'installazione immersiva, e inoltre in alcune opere che si accompagnano ad essa come studi sulla materia. Asura si propone di riflettere sui concetti di disgusto e marginalizzazione, trasformando gli scarti in una narrazione arazzo dell'esplorazione dell'artista nel quartiere. Il termine Asura indica un essere dotato di potere occulto, che può essere sia benefico che malefico, e riflette la dualità e la trasformazione centrale nel progetto di Cauti. La mostra intende elevare il concetto di scarto a una dimensione identitaria, permeata di memoria e rielaborazione, indagando le dualità del presente.
In concomitanza con la mostra, la N0 Performance Week presenterà opere performative ed installative di Aura Monsalves, Eirene e del collettivo G.M.R.G.P. L'installazione di Aura Monsalves approfondisce la ricerca sullo sforzo di "diventare altro", sostando in questa impossibilità per divenire attrazione verso: attraverso l'uso della sceneggiatura e degli AMSR si vogliono indagare le possibilità di "rivitalizzazione" di non-umani estinti, lavorando sulla perdita e la trasformazione in una modalità intima e di riavvicinamento corporeo/affettivo. Il lavoro di Eirene si basa sul paradosso tra l'opera d'arte per l'artista e per il pubblico, esplorando la percezione e l'importanza del confronto con l'opera e con l'artista stesso; il progetto, ispirato all'opera di Ingmar Bergman, indaga la sensazione di depersonalizzazione e spaesamento. Il collettivo G.M.R.G.P. presenta in occasione degli orari dell'opening di mercoledì 18 una performance che trasforma l'auditorium in un magazzino-archivio, invitando il pubblico a riflettere sulla condizione umana nell'ambito di un sistema produttivo che sfrutta e nasconde l'individuo: le scatole diventano simboli di un processo in cui il branding supera il servizio e il desiderio si trasforma in merce.
Orari di Apertura:
Mercoledì 18 Settembre dalle 18:00 alle 21:00
Giovedì 19-Venerdì 20 Settembre dalle 15:00 alle 19:00
Free Entry
Informazioni: n0projectroom@gmail.com
Bio
Giulia Cauti (1991) è un'artista visiva, costumista e ricercatrice. Ha conseguito un Master in Visual Arts, Costume Design presso la Royal Academy of Arts, Anversa (Belgio) e un Bachelor in Fashion Design presso il Fashion Institute of Technology di New York (USA). Il suo focus è sulla traduzione di esperienze traumatiche attraverso le arti visive e performative. Nella sua pratica, i biomateriali sono metafore delle varie forme e significati del trauma.Il suo progetto "TRAUM (dream) + RAUM (space) = TRAUMA" è tra i vincitori del bando Italian Council 13, promosso dal Ministero Italiano della Cultura - Direzione Generale Creatività Contemporanea.
Aura Monsalves Muñoz (1992) si trasferisce a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Fotografia CSF-Adams e l'Accademia di Belle Arti di Roma, interessandosi al digitale, alla fotografia, al video e alle varie ibridazioni dei mezzi. La sua ricerca esplora le relazioni e le forme di cura per l'attorno. La sua pratica artistica attualmente si concentra sul potenziale dellavoce sintetica e della narrazione come strutture della realtà e possibili agenti trasformativi. Oltre alla propria ricerca poetica, collabora a diversi progetti culturali, indipendenti e non.
Eirene (Irene de Sanctis, 1998), vive e lavora a Roma. La sua ricerca indaga tematiche archetipiche e interrogativi ancestrali di carattere concettuale, come il tempo e lo spazio, le superfici degli specchi, gli interstizi liminali del pensiero logico-matematico attraverso l'unione di tecniche scultoree e pittoriche fino ad arrivare all'installazione monumentale. Attiva come artista visiva e curatrice indipendente nel panorama nazionale e internazionale, nel 2023 fonda con altri artisti romani l'artists' run space BIANCOFIORE presso CityLab 971. È tecnico di laboratorio per il Dipartimento di Arti Visive all'Accademia di Belle Arti di Roma.
Gestione Motrice Romana Gioie e Piaceri (G.M.R.G.P.) Fondato nel 2023 da Gaia Maria Rampello e Giorgia Papucci, GMRGP è un collettivo artistico la cui pratica nasce dalla volontà di esplorare i confini tra autorialità, identità e la feticizzazione del marchio. Il nome stesso del collettivo riecheggia le diciture commerciali che riducono l'individualità a un acronimo, manifestando una critica sottile alla cultura della personalità-etichetta. Nel loro lavoro, Rampello e Papucci fanno della brandizzazione e del progetto grafico uno strumento di indagine, esplorando il limite tra il prodotto artistico e il prodotto-merce. Il loro approccio è immersivo, ironico e pungente, gettando uno sguardo tagliente sulla trasformazione del valore estetico in capitale commerciale.
Accademia Italiana (www.accademiaitaliana.com), Istituto di Alta Formazione dalla forte vocazione internazionale con sede a Firenze e Roma, è, dal 1984, punto di riferimento nella formazione per le industrie creative della moda, del design, della comunicazione visiva e della fotografia. Nel giugno 2020 entra a far parte del Gruppo AD Education, network internazionale specializzato nell'alta formazione per le discipline creative ed artistiche che riunisce 19 scuole e 70 campus in Francia, Italia, Spagna e Germania per un totale di oltre 35.000 studenti. Grazie a un corpo docenti costituito da affermati professionisti del settore, AI combina formazione teorica e attività pratica e laboratoriale, offrendo inoltre la possibilità di seguire le lezioni in doppia lingua, italiano/inglese. Oggi l'offerta formativa si compone di corsi di laurea triennale (accreditati dal MIUR nel 2012) – in Fashion Design, Design, Fotografia, Graphic Design, Design del Gioiello e Comunicazione – oltre a sette nuovi bienni specialistici, legalmente riconosciuti dal MUR alla fine del 2019 – Fashion Textile Design, Fashion Design and Management, Interior Design, Product Design, Graphic Design, Fotografia e Design del Gioiello Contemporaneo. L'ampliamento della proposta di studi, consolida una storia importante che ha visto passare nelle aule dell'istituto grandi nomi della creatività internazionale quali Vivienne Westwood, Oliviero Toscani, Rick Owens, Carla Fendi, Alessandro Mendini, Domenico Guzzini, Brunello Cucinelli e molti altri.
Dove e quando
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