Il dottor B, psicologo comportamentale, sottopone al pubblico una serie di questioni nate dal rapporto con i suoi pazienti, domande che spesso pretendono una risposta e una soluzione: cosa non va in me? Perché mi sento bene se distruggo qualcun altro? Come farsi amare? E' giusto forzarsi ad amare pur di non restare soli? Perché gli altri fanno paura?
Il dottore ci espone i suoi ragionamenti in merito attraverso la visione di un racconto, “Un'Altra Vita”, un intreccio narrativo di sua invenzione che comprime una summa di psicosi nelle vite di quattro personaggi tipo messi a confronto all'interno di una qualsiasi esistenza ordinaria.
“Un'altra vita” è la storia di Rhonda, Kevin, Leyla e Rolf: Rhonda vuole avere dei figli ad ogni costo, anche se non può più averne, Kevin è impotente eppure si costringe ad amare le donne senza affrontare il proprio dramma, Leyla è disposta ad essere umiliata e ad umiliare pur di venire accettata da qualcuno e Rolf è un cinico sociopatico ripiegato in una violenta forma di sex addiction. Causa profonda che determina lo sviluppo della trama é la loro solitudine interiore; solitudine interiore perché, i nostri “Eroi”, non amandosi e non accettandosi, alimentano unicamente la loro bassa autostima. Quest’ultima in un circolo vizioso li porta, inconsapevolmente o meno, a tenersi lontani dalle relazioni autentiche, a temerle, a non cercarle veramente, catalizzando unicamente rapporti forzati.
Se solo “ritrovassero” loro stessi, “troverebbero” gli altri.
La vicenda narrata si svolge in un America di fantasia, frutto di un immaginario europeo tradotto dai film e dalle situazioni stereotipe che ne derivano, per creare nello spettatore quel sentimento di distanza e ambiguità necessario ad affrontare i piccoli momenti di ordinaria follia “all'occidentale”. Se di Rhonda, Kevin, Leyla e Rolf non conoscessimo i pensieri che muovono il loro agire non sembrerebbero tanto diversi da Noi.
“PAROLE” mette in scena il dramma delle giuste parole che le persone scelgono per cercare di rendersi felici.
E se la felicità non esistesse ma, invece, esistesse soltanto la Vita?
DI Paolo Civati, con Valentina Fois, Paola Michelini, Assunta Nugnes, Fabio Pappacena, Giacomo Vezzani
Il Teatro è patrocinato dal Municipio XI
Informazioni, orari e prezzi
Teatro dei Conciatori
Orario spettacoli:
dal martedì, mercoledì venerdì e sabato ore 21,00
domenica e giovedì ore 18,00
Per prenotazioni:
06 45448982 – 06 45470031
Costo biglietti:
intero 15 euro,
ridotto 12 euro;
tessera associativa 2 euro
Riduzioni per gli studenti universitari, gli over 65, tutti coloro che si presentano in teatro come lettori di Saltinaria.it e Mercuzio per gli abbonati metrobuscar e per tutti coloro che presentano un biglietto atac obliterato in giornata
info@teatrodeiconciatori.it
http://www.teatrodeiconciatori.it
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