"Sto male." Può voler significare "sto davvero male", un dolore fisico persistente che non passa, un problema reale, o anche un disagio mentale, un attacco di panico, altrettanto reale.
Può voler significare "non mi sento al 100%", ma neanche al 50, ma a volte neanche al 10. Può voler significare "ho mangiato troppo", "ho bevuto troppo", "ho dormito troppo"... oppure anche troppo poco. Addirittura può voler significare "questa cosa mi fa davvero ridere". Pensate voi.
È per questo che questa frase la usiamo talmente tanto, che non significa più nulla.

Per la stesura del testo di questo spettacolo si è dunque proceduto, come è metodo per molti di noi artisti di questa scena del contemporaneo, e soprattutto come è metodo nella scrittura di Riccardo Goretti (prima con Gli Omini, poi in solitaria) a nutrirsi di una indagine collettiva. Indagine collettiva che sia la più ampia possibile, un attraversamento dell'intimo umano, in quel diario segreto ma pubblico, personale ma sprovvedutamente e narcisisticamente - spesso - esposto, che è la rete. Internet. I social. Dove tutto è buttato in piazza, in un flusso, dove si distingue a malapena il vero dal falso, spettacolo ininterrotto e quotidiano dove riversiamo (sì, anche noi) tutto quello che ci parte da dentro, che sia "alto" o importante, o futile e autoreferenziale.

Per la messa in scena, affidata invece al più delirante immaginario di Stefano Cenci (si pensi all'imponente "Del Bene, del Male" realizzato per E.R.T.), ci siamo basati sulle suggestioni che uscivano fuori dagli scritti che ci erano stati inviati – ed alle nostre esigenze performative. Il luogo del karaoke bar è venuto quasi da sé, quasi spontaneo. Il resto lo vivrete con noi sulle assi del palco.

Per le musiche, non ci poteva essere artista più appropriato di Colapesce, cantautore eclettico, malinconico e solare allo stesso tempo come la sua terra d'origine, con un grande senso dell'umorismo e una altrettanto grande voglia di mettersi in gioco (si vedano le sue numerose collaborazioni con altri artisti in branche lontanissime dalla sua sfera di competenza... ad esempio il fumetto "La Distanza" realizzato per BAO insieme ad Alessandro Baronciani).

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