Un attesissimo ritorno quello di Kodò sui nostri palcoscenici da sempre e soprattutto ora dopo quattro anni di forzata assenza. Sin dal primo tour mondiale con la storica esibizione di Berlino nel 1981, Kod? si contraddistingue per la capacità unica di restare fedele alla millenaria tradizione del taiko, il tamburo giapponese, pur continuando sempre ad aprirsi a nuovi orizzonti per rinvigorire questa forma d'arte in una continua contaminazione coi linguaggi della danza contemporanea, del mimo e delle più raffinate arti visive.

Il 2021 segna il 40° anniversario di Kodò e i cinquant'anni dalla fondazione del gruppo originario: Sado no Kuni Ondekoza. Questo tour europeo, intitolato TSUZUMI, celebra dunque questo traguardo e infatti nel programma della tournée dopo 15 anni viene incluso di nuovo il celebre brano "Dyu-Ha" di Maki Ishii, composto per Kodò a celebrazione della nascita del gruppo nel 1981, oltre ad altri veri momenti di culto, come il capolavoro di Ishii "Monochrome" e ancora "O-daiko", "Yatai-bayashi" e "Zoku", insieme a composizioni create negli ultimi anni di isolamento.

"Come tema per questo programma abbiamo scelto il luogo dove tutto ha avuto inizio mezzo secolo fa: la nostra sede nell'isola di Sado. Solo riflettendo sul passato, comprendiamo il presente. TSUZUMI è una metafora dell'isola di Sado, che incarna la genesi di Kodò e diventa il punto di partenza del prossimo innovativo capitolo della sua storia.

Ogni tamburo taiko è realizzato grazie alla collaborazione tra la natura e gli uomini. L'unico modo per vivere appieno nei riverberi eterei eppure primordiali di questo strumento viscerale è ascoltarlo dal vivo e senza mediazioni, nel momento dell'esecuzione. Venite quindi ad ascoltare le profondità emozionanti del suono di Kod? in prima persona." Ha dichiarato Yuichiro Funabashi, leader del gruppo, parlando del nuovo progetto.

Dopo la forzata cancellazione del tour nel marzo 2020, Kod? è dunque fiero di poter reincontrare l'affezionato pubblico italiano e di essere riuscito a confermare i concerti in tutte le piazze previste due anni fa, nonostante le perduranti difficoltà.

Kodò

Esplorando l'illimitato potenziale dell'antico tamburo giapponese chiamato "taiko", Kod?òindica nuove direzioni per questa vibrante forma artistica.  In giapponese la parola "Kodò" ha due significati: il primo è "battito del cuore", la sorgente primordiale di ogni ritmo. Il suono del grande taiko si dice somigli al battito del cuore della madre così come può essere percepito dal bambino quando ancora si trova nel grembo materno e non è un falso mito che i bambini si addormentino cullati dai suoi suoni profondi. Il secondo significato è "bambino del tamburo" e allude alla volontà dei Kodò di suonare con la semplicità e l'animo puro dell'infanzia.

Dal debutto del gruppo al Berliner Festspiele nel 1981, Kodò ha tenuto oltre 6.500 spettacoli in 52 paesi in cinque continenti. Questa cifra include 4.000 spettacoli sotto il titolo di "One Earth", un tema che incarna il desiderio di Kod? di trascendere i confini linguistici e culturali, ricordando al pubblico i legami comuni che tutti condividiamo come esseri umani. Oltre alle produzioni in tournée, Kodò ha il piacere di lavorare con migliaia di scuole in tutto il Giappone attraverso i suoi continui tour "School Workshop Performance".
L'ensemble prende parte a una vasta gamma di progetti ed eventi, come ospite dei principali festival internazionali, contribuendo a colonne sonore cinematografiche e collaborando con un'ampia varietà di importanti artisti in tutto il mondo.

Il battito del cuore

Dopo quattro anni di assenza dall'Europa tornano finalmente i più celebri tamburi giapponesi dal ritiro della remota isola di Sado, per uno spettacolo ormai di culto nel mondo in occasione del cinquantesimo anniversario del celebrato ensemble

Kodò One Earth Tour 2022 - Europe
TSUZUMI

domenica 20 Febbraio ROMA Accademia di Santa Cecilia
martedì 22 Febbraio MILANO Teatro Dal Verme
sabato 26 Febbraio FIRENZE Teatro Verdi

Se si può parlare di perfezione in musica, Kodò ci si avvicina più di qualsiasi altro ensemble al mondo. (The New York Times)

Dove e quando

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