Un eroe nostro contemporaneo  il cui peregrinare per raggiungere Itaca è come il nostro difficile viaggio alla ricerca della normalità perduta.
Omero lo definisce "multiforme" o "multitasking", come diremmo noi oggi; versatile, astuto, ingegnoso, maestro di inganni, ma anche l'uomo che non pone limiti alla sua esistenza, affascinato dall'ignoto, come ci ricorda Dante, pronto a superar le Colonne d'Ercole e a infrangere le regole divine dell'epoca. Ulisse dal molto errare rivela il suo lato più umano che ribadisce la sua natura  inquieta  e desiderosa di conoscenza, il cui approdo non è Itaca, ma il viaggio stesso: "Anima, la tua patria è sempre stato il viaggio" scrive Kazanzatkis nella sua "Odisea".
Il Novecento  ha riscritto molte volte l'epica omerica con i suoi più grandi poeti e scrittori, ma anche con musicisti e studiosi del mondo classico.
Il progetto è realizzato negli spazi evocativi dei Parchi Archeologici di Epizefiri e Tuscolo, che la leggenda vuole fondata da Telegono, figlio di Ulisse, e nella rilettura contemporanea fatta da Renzo Piano nel Parco della Musica di Roma.
 

La serata  mette a confronto voci poetiche e letterarie: da Joyce a Kavafis e Walcott, da Pascoli a Quasimodo e Saba, da Ritsos a Primo Levi, citando Guccini e Gozzano, per concludere con il beve magnifico passo di Dante. Alle voci degli attori si accompagnano musiche e commenti  sulla figura di Ulisse.
 
 
Con Maddalena Crippa e Massimo De Francovich,
musiche di Rita Marcotulli,
commento di Eva Cantarella.  

Regia di Piero Maccarinelli

Un progetto di QAcademy impresa sociale in collaborazione con Editori Laterza.

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