Lo spettacolo si muove sulla tripartizione della spazio, del segno, della parola sul luogo delle assenze. La visione creatrice dell' Ulysses di Joyce attraversa ogni riferimento al moderno che nello spettacolo prende sovente le sembianze, tra metafora e metonimia del percorso attuale dello stesso protagonista di Ulysses. Ma l'uomo è cambiato, il mondo si muove molto più rapidamente, confusamente, e la percezione della città è molto più di un accenno a piccoli rivolgimenti a incorrette tragedie. Ma tutto passa da un evento a una festa al dramma dei passaggi del movimento della gente senza meta tra resti estesi di ciò che è stato l'occidente e il sovrabbondare dei rifiuti.
La visione della cosa si nega tra oggetti, seduzioni, osceno e virtuale.
Inoltre rotolando nel caos, l'uomo, l'inesperto, si declassa, divenendo continuamente altro intravedendo talora la fine tra giudizio e destino. Già nell'Ulysses di Joyce le parole sono puri significanti e il senso è quello di una perdita, un gioco verso la rovina; e il giovane Stephen riflette già sulla propria condizione di artista in fuga, dalla patria dalla propria storia, e già in crisi.
Da queste premesse la messa in scena si basa su testi giustapposti tra riso e grottesco; il gioco e il viaggio, quelli di Joyce, e altri testi poetici che riecheggiano il tragico contemporaneo, il poeta tragico nella condizione del vivente, della città, della storia; per cui il sovrapporsi di voci, di lingue di visioni, non sono altro che un rintracciare il diagramma, la struttura, il senso dello stesso Ulysses, vacillante naufrago sempre proteso a noi.
Questo è nella nostra proposta di un'opera come affresco visivo e sonoro, una rappresentazione già erosa, decaduta con larghe parti mancanti; il percorrere luoghi dello spettacolo, sono deserti, cretti, città, apocalissi, giudizi, le derive dell'uomo, con una particolare evidenziazione su ciò che la poesia può contrapporre al defluire del linguaggio e della parola nei rivoli di una quotidianità, di una banalizzazione della comunicazione, della scrittura, nei margini della metropoli, le periferie stesse del desiderio.
Ecco il piccolo materiale che potrà colpire lo spettatore, in termini assolutamente innovativi: nella parte visiva, con una scenografia reale e virtuale, che stravolge la normale prospettiva con una moltiplicazione di fughe e di estensioni sensoriali, di proposte di luoghi statici e dinamici, e non solo in paesaggi di interni ed esterni, altresì con luoghi della figura umana e del disumano. Così la parte sonora ed acustica che su sette sorgenti sonore divise (sourround 7.1) spazializza voci, suoni, musica e lo spazio medesimo rendendo scrittura drammaturgica la stessa scenografia e i luoghi del sonoro.
Il Progetto Ulysses di cui lo spettacolo "ULYSSES PART TWO" è, appunto, il
secondo passo di un articolato progetto sul linguaggio, interseca,
giustappone e confronta le scritture e le voci poetiche, derive lontane
delle cose molteplici, indescrivibili, per questo evocate. Una esperienza
creativa sul linguaggio e sui linguaggi dell'arte e dello spettacolo
(partendo da Ulysses di James Joyce); condotta insieme agli studenti dell'Accademia
di Belle Arti di Roma per le elaborazioni visive, testi, scenografie e
costumi .
Teatro Vascello
sala Giancarlo Nanni
NUOVO SPETTACOLO DEL "PROGETTO ULYSSES"
ULYSSES PART TWO from J. Joyce
Sovrapposizioni / un progetto sul linguaggio
IDEAZIONE COORDINAMENTO E REGIA Quinto Fabriziani
monologhi/ frammenti, voci / cori / sembianze
venti / deserti / resti / città. corpi e figure da un apocalisse quotidiano
Con Accademia di Belle Arti di Roma
Testi poetici originali, voci da "Ulysses" di J.Joyce; echi da "l'uomo tragico" di poeti contemporanei
Scene e Costumi ideazione e realizzazione : Studenti del Corso di Scenografia
Con: Claudia Dell' Era, Benedetto Fanna, Cinzia Grande, Gianvito Ianuzzi,
Giulia Lotti, Simona Verrusio, Antonia D'Amore, Marionette dell'uomo,Vittorio
Pissacroia, Il Poeta Tragico,
Ludovica Sistopaoli, Video/assenze
Aiuto Regia:
PAOLA DE MARCO
Realizzazione Luci Light Design:
VALERIO GEROLDI
Macchinista e Direttore di scena:
ALESANDRO BRAMBILLA
Proiezioni Video in collaborazione con Corso Multimedialità per i Beni
Culturali: ERNANI PATERRA
Postproduzione video: GIULIO BARTOLOZZI, MARIO GIORDANO
Elaborazioni tecniche delle scenografie virtuali
Scenografie sonore e virtuali, Ambienti, Drammaturgie del suono,
Spazializzazione acustica del gesto, Partitura dello spettacolo Musiche
originali: QUINTO FABRIZIANI
Mix e spazializzazione 7+1 : ROB ZOLTAN TERELLE
Materiale video/cinematografico:
PIETRO SILVESTRI
Musiche eseguite dai Musicisti di Ned: (Paolo Sinigaglia) Marco Ariano
(oggetti, e percussioni), Benedetto Fanna (violino, fisa, pf, voce), Adriano
Lanzi (chitarre), Lorenzo Lustri (voce flauto), Diego Mazzoni (batteria),
Luca Miti (pianoforte, fisa, voce), Alice Noris (trombone, voce), Marco
Onorati (flauti), Luca Spagnoletti (elettronica), Andrea Tosi
(clarinetto)Luigi Polsini (viella, oud, voce), Franca Renzini, Giovanna di
Corpo (Bansuri, flauto, ottavino) Voci: Cristina Castiglione, Alessandra
Orlando, Lucia Staccone
Coro dei bambini della scuola di musica di Testaccio dir Tullio Visioli
Registrazioni realizzate presso Saint Louis studios recording Roma
Coordinamento Scene:LORENZO LUCIANI Scenografi: ROCCO BARBARO, GIULIA LOTTI,
LORENZO LUCIANI, SABRINA POSO
Coordinamento Costumi: TIZIANA CONGESTRI, VALENTINA DANZI, ENZA VARONE,
GIULIA LOTTI
Bozzetti e Simulazioni 3D: ROCCO BARBARO, LORENZO LUCIANI
Marionette e Azioni: ANTONIA D'AMORE, CATERINA STILLITANO
Realizzazione scene dipinte (Laboratori fondazione Pergolesi Spontini di
Jesi) : Frediano Brandetti, Quinto Fabriziani - Ideazione Bozzetti: Lorenzo
Luciani - Pittori di scena: Rocco Barbaro, Giulia Lotti, Lorenzo Luciani,
Sabrina Poso
Valorizzare il lavoro sul riciclo: Valentina Danzi
Make Up e Maschere: Eleonora Cerasari, Tiziana Congestri
Informazioni, orari e prezzi
venerdì e sabato h 21.00 domenica h 18.00
Prezzo:
10,00 euro posto unico
Botteghino:
dal martedì al venerdì dalle 9 alle 21.30 orario continuato
lunedì dalle 9 alle 18,00
sabato dalle 11 alle 21,30
domenica dalle 16 alle 19
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