3 dicembre
Santa Maria del Priorato e i giardini dei Cavalieri di Malta, sull'Aventino Cod. RN0030

Sicuramente avete in mente la magica visione della cupola di San Pietro in fondo a una fitta galleria di verzura, dal buco della serratura della villa dei Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta, la villa quasi claustrale, donata da Papa Rezzonico, nella seconda metà del 700, ai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni. Essa è, ora, adibita a sede estiva del Gran Maestro dell'ordine.
In fondo al giardino, il palazzo del Priorato, dominante come un castello medioevale la sommità del colle verso il fiume, lo storico palazzo che nel X secolo fu dimora di Alberico II, oggi ricca di interessantissimi ricordi e preziosi cimeli dell'ordine.
Attigua al Palazzo del Priorato, la piccola Chiesa di Santa Maria del Priorato, altra fantasiosa concezione del Piranesi, che trasformò una chiesetta medioevale in un tempio neoclassico, ornato di stucchi di insuperabile eleganza. Nell'interno, il trono del Gran Maestro, circondato dagli stalli dei cavalieri, ornati dei loro stemmi e dei loro emblemi, e il sepolcro dello stesso Piranesi, il genio immortale, che dalla grandezza antica seppe trarre ispirazione per un numero infinito di magiche stampe, che sono come la glorificazione della monumentalità di Roma, e, con le sue celebri prigioni, superò qualsiasi altra concezione della fantasia umana.

4 dicembre
Il ninfeo di via degli Annibaldi
Il Ninfeo, accessibile da una porticina metallica e scoperto nel 1894 in occasione della costruzione dell'omonima via ed in parte da questa tagliato, consiste di un'abside che si innesta in un'ambiente a pareti rettilinee, munito di vasca; questo e' tagliato a sua volta da fondazioni imperiali (Probabilmente della Domus Aurea).
Restano quattro delle nove nicchie originarie. Tutta la facciata dell'abside e' decorata con motivi architettonici e figurati ottenuti con pietra pomice e conchiglie (losanghe, scudi e corrazze). La datazione, deduibile dalle tecniche murarie, un reticolato a tufelli molto piccoli, ancora di eta' repubblicana (circa 50 a.C.)

10 dicembre
Le mura di Roma - Il percorso di ronda a porta Asinara
Volute dall'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) per difendere Roma dalle incursioni dei barbari, le Mura Aureliane si sviluppavano per ca. 19 Km, inglobando la precedente cinta fortificata, le cosiddette Mura Serviane, del IV sec. a.C. La costruzione venne portata avanti con grande rapidità, utilizzando anche numerosi monumenti preesistenti, come ad es. l'edificio sepolcrale noto come Piramide di Cestio. La muraglia, realizzata in mattoni, era dotata di torri a pianta quadrata disposte ogni 100 piedi (29,60 m) e di numerose porte con ingresso, spesso a doppio fornice, fiancheggito da torri semicircolari; porte minori (posterulae) si aprivano nel tratto di muro compreso tra due torri.
La cinta subì diversi restauri e rifacimenti: all'epoca dell'imperatore Massenzio (306-312), quando si diede inizio anche allo scavo di un fossato mai portato a compimento, poi con Onorio e Arcadio tra il 401-402 per fronteggiare gli attacchi dei Goti ed infine nel corso del VI sec., ad opera di Belisario (505-565). Così rinforzate e restaurate le mura hanno resistito fino al 1870, baluardo per un'ultima volta nello scontro tra truppe pontificie ed esercito italiano.
Un percorso suggestivo, ripercorrendo il tracciato di un antico percorso di ronda.

Apertura speciale per l'evento Roma Nascosta

Informazioni, orari e prezzi

Tel. 347.3811874 - 06.9926.68.48 - Fax 06.233235554 - Via Etruria, 44
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Dove e quando

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