Franco Battiato nasce vicino Catania, in un paese che allora si chiamava Jonia e oggi è Riposto, il 23 marzo 1945. A Milano arriva nel 1964 per far fortuna con le canzoni. Prima lavora con Giorgio Gaber e Ombretta Colli, poi finalmente per conto suo. I primi album degli anni Settanta per la Bla-Bla di Pino Massara sono collage musicali molto immaginosi, come FETUS e POLLUTION.

Battiato viene poi sedotto dall'ideologia di John Cage. Con Karlheinz Stockhausen diventa persino amico. Musicista ancora intuitivo e poco tecnico, Battiato compie le sue prime ascensioni sonore con album più sostanziosi come SULLE CORDE DI ARIES (1973), CLIC (1974) e MADEMOISELLE LE GLADIATOR (1975).

La sua fase di ricerca e di sperimentazione più 'arrabbiata' è della seconda metà degli anni Settanta, con arditi dischi per la Ricordi. Nel frattempo, comincia una lunga collaborazione con Giusto Pio, suo maestro di violino. E rinasce, contemporaneamente, la passione per la canzone colta, ironica, ricca di memorie adolescenziali e di voli mistico-propiziatori. Continua anche la sua iniziazione spirituale, sempre più attratta dalle dottrine orientali. Ma non solo. Album come L'ERA DEL CINGHIALE BIANCO (1979), PATRIOTS (1980), LA VOCE DEL PADRONE (1981) e L'ARCA DI NOE' (1982) lo proiettano verso un successo da rockstar, con vendite importanti. Inizia anche a fare l'editore di libri esoterici, con la sua piccola casa editrice, l'Ottava. Con la sua prima opera lirica, GENESI, nel 1987 inaugura una doppia carriera di compositore serio, usando linguaggi più 'alti'. GILGAMESH, del 1992, è la sua seconda e più matura opera lirica. Altri album importanti per la Emi, tra la fine degli anni '80 e l'inizio dell'ultimo decennio, sono FISIOGNOMICA (1988), GIUBBE ROSSE (1989), COME UN CAMMELLO IN UNA GRONDAIA (1991) e CAFFE' DE LA PAIX (1993).


Nel 1995 Battiato inaugura un'intensa collaborazione e un proficuo scambio culturale col filosofo Manlio Sgalambro, che scrive il libretto dell'opera teatrale IL CAVALIERE DELL'INTELLETTO, dedicata a Federico II. I due congegnano insieme anche un primo album di canzoni, L'OMBRELLO E LA MACCHINA DA CUCIRE (1995).

Nel 1996 Franco Battiato cambia casa discografica. Al suono di chitarre oniriche esce il primo capitolo della 'nuova era': L'IMBOSCATA, uscito il 22 ottobre 1996 in tutt'Italia. Segue, nel 1998, un album ancora più incisivo e dissonante del precedente, GOMMALACCA, anche se Battiato recupera la forma classica nel successivo album di cover, intitolato FLEUR(S) e pubblicato nell'autunno del 1999. Dopo una collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino, culminata nella pubblicazione del disco CAMPI MAGNETICI (2000) –prima prova del nuovo contratto con la Sony – Battiato torna al pop nel 2001 con FERRO BATTUTO, in cui spicca la partecipazione di Jim Kerr dei Simple Minds e la cover di “Hey Joe”.

Nel 2002 Battiato pubblica FLEURS3, ideale seguito del disco del 1999, e chiusura di un trittico di cui manca volutamente la seconda puntata. Nel disco, sono compresi un inedito ("Come un sigillo", cantato insieme ad Alice) e reintepretazioni di brani di Lauzi, Conte, Ferré, Paoli e Adamo. La canzone di quest'ultimo, "Perduto amore" è anche quasi omonima al film che vede Battiato al debutto come regista, "Perduto amor", e al cui progetto è legata la lavorazione di FLEURS3. Battiato continua l’attività come regista nel 2005 con “Musikanten”, presentato (tra i fischi) al Festival di Venezia.

Il suo ultimo disco di inediti è DIECI STRATATEGEMMI (2004) incorniciato tra due dischi dal vivo, LAST SUMMER DANCE e UN SOFFIO AL CUORE DI NATURA ELETTRICA, rispettivamente del 2003 e 2005. Nel 2007 Battiato torna alla Universal pubblicando IL VUOTO, disco che include le giovani band MAB e FSC (questi ultimi in gara a Sanremo tra i giovani). Nel 2008 arriva FLEURS 2, terzo disco di cover dopo FLEURS e FLEURS 3.

Nel 2010 realizza l’album CONFUSIONE, in cui remixa dieci canzoni dei PGR. Nel 2011 accompagna il concittadino Luca Madonia sul palco del Festival di Sanremo, duettando con lui su "L'alieno".

Fonte: Rockol

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