Sergei Nazarov, pittore di San Pietroburgo, dedica questa mostra alla Memoria.
Ripercorre un itinerario visivo personale, una sorta di riepilogo che attraversa i suoi più intensi ricordi: immagini tratte dall'infanzia, degli affetti intimi e dei famigliari amati, rappresentazioni dell'Armenia, sua terra natale e delle terre scoperte nei suoi numerosi viaggi, degli affetti intimi e dei famigliari amati, della sua conoscenza della Storia dell'Arte. Un susseguirsi di luoghi, paesaggi e simboli, nel suo vissuto, nell'avventura che lo arricchisce, ma non lo cambia.

La mostra è un viaggio nei ricordi dell'anima di Nazarov, tra cui l'Italia ha un posto d'onore: Venezia, una delle sue città preferite, Firenze, Roma, Amalfi, la campagna toscana o quella siciliana.

Tre sono le tradizioni che segnano Sergei Nazarov, evidenti nelle opere in mostra: la scuola di San Pietroburgo, l'Armenia e l'Arte Europea. San Pietroburgo rappresenta lo stato d'animo contemplativo, della ricerca sulla fragilità e della perfezione musicale, di una cultura contraddistinta dal prudente equilibrio. L'Armenia, un simbolo di austerità, è l'arcaica incarnazione del dolore secco, espresso dalle note basse maschili, e dall'eroismo stoico. L'Europa sullo sfondo è l'oggetto di culto, impersona la ricchezza della cultura, i principi classici come l'armonia tra sentimento e ragione.

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