Border Line racconta in modo disincantato l'aspetto dilagante delle tante xenofobie umane. I personaggi grotteschi si affrontano nell'assurdo contesto di una società che ha come fine l'ottusa e spasmodica difesa della vacuità. Tutto si misura in termini di audience, asservendo all'indice di ascolto qualsiasi istanza reale.
È una commedia che, sullo sfondo del fenomeno della migrazione, mette a fuoco le incongruenze di una società ritirata su sé stessa per proteggere il proprio nulla, trascinata trionfalmente verso un'assenza totale di etica.
In tutto il mondo si minacciano o vengono direttamente eretti muri, nell'intento di mantenere un confine rassicurante a separare le identità dei popoli. Una tematica importante e discussa quella del confine e della diversità, che resta però attuale e conferma come si finisce, sempre più irrimediabilmente, con il limitare sé stessi. Essere prigionieri di un muro e restarne chiusi fuori, la prima condizione è anche peggio della seconda.
Scritto e diretto da Rosario Mastrota, lo spettacolo nasce nell'ambito del lavoro della Compagnia Ragli, dedicata da anni al teatro civile, e trova il supporto di KIT Italia (Associazione Culturale Kairos Italy Theater), spesso alle prese con testi teatrali sull'emigrazione nell'ambito del confronto fra Italia e USA.
Italia, futuro prossimo. È stato costruito un muro di cemento armato lungo tutte le coste della Penisola Italiana. Nessuno può più entrare nel Paese, nessuno può uscirne né accedere al mare. Una motivazione ufficiale non è mai stata data, ma la gente ha accettato la nuova condizione. Una coppia, Maschio Alfa e Femmina, vive in balìa del niente, unica possibilità per qualsiasi luogo limitato da un confine invalicabile. Finché l'arrivo di un estraneo sembra mettere in discussione tutto, minacciando sicurezza e certezze.
Note di regia
"Lavorare sul grottesco rende l'operazione BORDER LINE futuribile. Il non-luogo scelto come location dello spettacolo accentua l'esasperazione sociale in itinere: xenofobia, rabbia, isolamento e confusione politica, sono tutti accenni dello status contemporaneo. In BORDER LINE abbiamo immaginato cosa potrebbe accadere se tutto ciò degenerasse in una caotica confusione.
Lo spegnimento del dialogo, per esempio, è emblematico nella società attuale.
I protagonisti dello spettacolo ricalcano questo aspetto: i loro dialoghi no-sense non portano a nulla di sano anzi, riempiono soltanto il tempo che scorre.
L'idea di confine si specchia nella figura dei due protagonisti. Maschio Alfa e Femmina, custodi pinteriani, attendono un arrivo nello stesso tempo in cui nessuno parte più per nessun luogo."
Rosario Mastrota
Testo e regia: Rosario Mastrota
Con: Antonio Tintis, Giuliana Vigogna, Matilde Vigna
Assistenti alla regia: Andrea Cappadona, Dalila Cozzolino
Disegno luci e fonica: Giacomo Cursi
Scenografia: Maria Chiara Arciero
Casting: Fabrizio Pizzuto, Donatella Codonesu
Logistica: Ettore Nasa
Produzione: Compagnia Ragli e KIT Italia
Con il patrocinio di daSud e ÀP Accademia
Informazioni, orari e prezzi
Ore 21.00
Biglietto €12, convenzioni €8
(ingresso con tessera associativa annuale €3)
Info e prenotazioni:
carrozzerie n.o.t. mobile +39 347-1891714
mail carrozzerienot@gmail.com
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