La mostra fotografica "Le Ragioni dello Sguardo e il Fotografo Fotografato" già in corso al Granaio di Santa Prassede (Via di Santa Prassede 8) è stata prorogata al 22 marzo. L'esposizione è stata inaugurata il 19 dicembre.

Il GRANAIO DI SANTA PRASSEDE, antico edificio ottocentesco, è annesso all’omonima chiesa e rientra nella cinta di edifici civili che facevano parte dell’antico titolo e del convento che ancora oggi è ivi ubicato. Al suo posto sorgeva in origine il palazzo cardinalizio, fiancheggiato da una torre medioevale: entrambi sono stati abbattuti nel 1848 e sostituiti quindi dal granaio pontificio. La struttura conserva quasi intatto l’aspetto originario e rivela nei suoi tratti la destinazione a edificio economico e magazzino, con la bellissima cordonata che collega i tre piani, le pesanti travi, i soffitti a cassettoni, le porte e le finestre dell’epoca. Oggi il GRANAIO ospita in parte una struttura alberghiera, il GRANAIO RESORT.
E’ la prima volta che il GRANAIO DI SANTA PRASSEDE apre le porte al pubblico, lanciando una sfida: valorizzare la struttura  ricettiva sviluppandone le potenzialità come luogo di creatività, con particolare riguardo alle arti visive e alla scrittura. La sfida è stata raccolta dagli AMICI DEL GRANAIO, un gruppo di professionisti di diversa estrazione che, attraverso progetti interartistici, si prefiggono di far emergere l’identità di un edificio che fino ad oggi è apparso piuttosto come un “non luogo”. Le manifestazioni organizzate ricomprendono:
Incontri/lezioni sulla fotografia e sul procedimento fotografico;

Visite guidate alla scoperta dei tesori di Roma, integrate da “I Simposi del Granaio”, momenti conviviali volti ad approfondire le tradizioni enogastronomiche e i sapori dell’antichità;
Serate di lettura e musica, per riscoprire il piacere dell’ascolto;
Presentazioni di libri, col supporto di video installazioni e accompagnamento musicale;
Eventi dedicati alla multiculturalità e ai progetti di rilevanza sociale, in linea con l’idea che l’albergo sia per eccellenza un luogo di incontro.
Laboratori di narrazione e intrattenimento per bambini.

Cenni sulla mostra
La mostra nasce dall’ Archivio “Giuseppe Bruno”…

Il valore delle fotografie di Alberto Bruno va oltre ciò che esse rappresentano come memoria privata e racconto biografico del singolo e della famiglia. In altre parole, esse si rivelano più che un semplice documento o una testimonianza d’epoca, destinati certo a suscitare curiosità, ma per i quali l’interesse non sarebbe potuto essere che momentaneo.
Molte fotografie dell’Archivio hanno un valore estetico ed espressivo intrinseco.

Grazie al confronto che si sviluppa tra le fotografie esposte - più di 500 -  le immagini dell’Archivio Bruno, inserite in un contesto più ampio, si sottraggono al rischio di essere considerate immagini minori e di finire relegate nell’ambito di  una memoria privata.

…e prosegue oltre, sotto forma di dialogo tra fotografi di differenti epoche ed estrazioni.

Il percorso espositivo ripercorre la storia della fotografia a partire dal 1888 - anno in cui la mitica Kodak n.1, usata anche da Alberto Bruno, fu messa in commercio - fino ai giorni nostri, facendo emergere un confronto dialettico tra fotografi che, seppur diversi per epoca ed estrazione, si pongono in un’ideale continuità col passato condividendo l’impiego del mezzo fotografico a metà tra tecnica e espressione artistica.
Oltre alle fotografie di Alberto Bruno, la mostra comprende le fotografie di Leopoldo Ceccarelli, Manfred Eidel, Konstantinos Papaioannou, Carlo Di Giacomo, Alessandro Arrigo, Fabio Ruggieri, Marco Sances e Francesco Vollono.

Via di Santa Prassede 8

ulteriori informazioni sul sito www.ilgranaiodisantaprassede-eventi.com

Ingresso libero

Da Martedi a Domenica 15.00-19.00

Informazioni, orari e prezzi

Ingresso libero

Nel caso di eventi particolari, sarà previsto un prolungamento dell’orario di apertura

Per i dettagli, potete visitare la pagina

Dove e quando

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