Parte sabato 12 la XIV edizione della rassegna dedicata alla cinematografia asiatica, diretta da Italo Spinelli, ospitata alla Pelanda dell’ex Mattatoio di Testaccio. 9 giorni di festival ad ingresso libero, 47 lungometraggi e 31 corti in competizione, film inediti del cinema indipendente provenienti da Afganistan, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giordania, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Irak, Kazakistan, Mongolia, Pakistan, Singapore, Siria,Taiwan, Thailandia, Turchia, presenti gli autori delle opere in concorso.

Tante le novità di questa edizione. Si comincia dall’apertura con due eventi speciali dedicati all’Iran: il concerto per solo piano ''Picturesque'', del pianista iraniano Peyman Yazdanian, compositore di numerose colonne sonore dei film dei maggiori registi iraniani - Abbas Kiarostami, Jafar Panahi, Asghar Farhadi - e cinesi come Li You e Lou Ye e candidato agli Asian Film Awards di Hong Kong nel 2012 per la colonna sonora del film ''Mistery''. Segue poi la proiezione speciale del film ''Ragbar'' (1971), il primo capolavoro di Bahram Bayzai pioniere, alla fine degli anni sessanta, del nuovo cinema iraniano, restaurato nel 2011. Ospite d’eccezione agli Incontri di Asiatica, domenica 13 alle 17, è l’antropologo e psicologo indiano Ashis Nandy, che affronta i temi della rappresentanza democratica dei diritti e tutela delle minoranze nel mondo globalizzato.

Apre la competizione ''A Fallible Girl'' di Conrad Clark una storia di due giovani donne cinesi tra Dubai e Abu Dhabi, alle prese con le complicazioni della globalizzazione. Seguiranno ''Television'', del bengalese Mostofa Sarwar Farooki; dalla Turchia, ''Yozgat Blues''; ''Snow on Pines'' dell’iraniano Payman Maadi; dalla Corea del Sud, ''The Stone'' di Cho Se-rae. In programma anche il più recente film di Brillante Mendoza ''Possessions'', lo sconvolgente ''Moebius'' di Kim Ki-duk e dal maestro del cinema indonesiano Garin Nuogro, ''Soegija'' il diario del primo vescovo cattolico in Indonesia. Fuori competizione ''Vara: A Blessing'' di Khyentse Norbu, che è stato l'opening film del Festival di Pussan. Dall'India, il pluripremiato ''Ship of Theseus'' di Anan Gandhi, filmaker e scrittore, profondamente interessato alla filosofia, psicologia e magia.


Torna anche la sezione Sguardo Sul Mondo Arabo, che apre il 13 con il documentario dalla Siria ''Untold Stories'', alla presenza del regista Hisham al- Zouki, che ha seguito il viaggio di una ragazza siriana da Damasco alla sua città natale, dove infuria la guerra civile. Altri titoli vengono dall’Algeria, dalla Tunisia, dall’Egitto, dalla Palestina, dalla Turchia ed è presente anche una giovane regista francese che propone un documentario di immagini girate clandestinamente della repressione “dimenticata” dai media.

Uno spazio all’interno di Asiatica è riservato alla sezione Jumping Frames, la selezione di cortometraggi di videodanza proposti dal City Contemporary Dance Company di Hong Kong: 13 i corti in programma, seguiti da incontri-dibattito tra artisti e spettatori.
Prosegue l'appuntamento con Archivio a Oriente, un’esperienza nata nel 2011, per la produzione di cortometraggi nell'ambito del festival. Insieme all'Istituto Luce Cinecittà propone a registi asiatici di lavorare su materiali di repertorio dell’Archivio Storico Luce a Roma per creare ex novo dei cortometraggi, secondo la loro libera e personale interpretazione del materiale fornito.

Alla musica, legata alle immagini, Asiatica dedica uno spazio particolare, con una serie di concerti, sonorizzazioni e performance sonore live di giovani musicisti, allievi del Master SONIC ARTS dell'Università di Roma Tor Vergata.

Tra le altre iniziative, una selezione di corti di animazione giapponese, creati tra gli anni '20 e '30 dai pionieri del genere, che saranno sonorizzati dal vivo; una collaborazione tra Asiatica, il Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) e il Film and Television Institute of India (FTII) per favorire lo scambio tra principali scuole di cinema italiane e indiane; InsideOut Videoarte – “Audiovisioni d’oriente”, sezione speciale della piattaforma di scambio culturale tra Italia e Cina nata dalla collaborazione di C.A.R.M.A.- Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate e ITACI Art&Cult, occasione d’incontro e confronto tra artisti intermediali italiani e cinesi, per uno sguardo differenziato sulla storia e l’attualità del fenomeno Cina.

La manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Regione Lazio - Promozione della Cultura, delle Arti Visive, del Cinema, dell'Audiovisivo e della Multimedialità, MIBAC - Direzione Generale per il Cinema, Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con La Pelanda - Centro di produzione culturale, Luce Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e Zètema.

Informazioni, orari e prezzi

Pelanda - Centro di Produzione Culturale Testaccio
(ex Mattatoio)

Info:
+39 39388386
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