Il 20 luglio, alle ore 21, a Castel Sant'Angelo, la rassegna "Sere d'Arte" propone un appuntamento con l'opera dei pupi "Il gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica". Lo spettacolo è diretto dall'Associazione Figli d'Arte Cuticchio ripensando la struttura narrativa di una delle storie più care al pubblico tradizionale dell'opera dei pupi, con particolare attenzione alla scenotecnica e al lato spettacolare, dimostrando così come l'opra dei pupi si possa aprire a soluzioni innovative senza per questo negare la propria identità.

La rassegna "Sere D'Arte, Arte, Musica e Teatro a Castel Sant'Angelo" è promossa e organizzata dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, nel più ampio ambito di "ARTCITY Estate 2017 arte musica spettacoli a Roma e nel Lazio". La rassegna, curata da Anna Selvi, direttore dell'ufficio per il teatro e per la danza del Polo Museale del Lazio, con la collaborazione di Davide Latella, punta a ristabilire il legame tra il Monumento e la città, migliorare il percorso di visita e la comunicazione ed estendere l'offerta culturale, stabilendo così un rapporto di fiducia con il pubblico.

Gli spazi misteriosi e carichi di storia del Castello verranno abitati da attori, performer, narratori unici che devieranno dal percorso puramente rappresentativo, scegliendo la strada più raffinata della phoné, del viaggio evocativo che rifiuta la pura mimesi, e di musicisti che non hanno mai smesso di cercare, facendo dialogare i loro strumenti con gli echi sottili della vita contemporanea. In apertura e in chiusura di rassegna, il pubblico più giovane potrà vivere atmosfere suggestive e insolite nel Bastione San Matteo, uno spazio che non era mai stato usato per occasioni spettacolari fino a questo momento. Parallelamente, il Castello si aprirà anche a "viste animate" sulla sua storia, conversazioni-incontri a cura del critico e giornalista Antonio Audino, e visite guidate al Passetto.


«Parigi è minacciata d'assedio, ma dalla corte di Carlo Magno si sono allontanati numerosi paladini che presi d'amore per Angelica si sono messi alla sua ricerca.
Anche Orlando, che è il capitan generale e il più valoroso, ha abbandonato la corte e a re Carlo non rimane che affidare a Rinaldo il comando dell'armata francese. Seguono battaglie, fughe, scontri con esseri fantastici. Anche Rinaldo finisce per trascurare il dovere e, infiammatosi d'amore per Angelica, la contende ad Orlando. I due paladini si sfidano a duello, si sarebbero sicuramente uccisi a vicenda se a dividerli non fosse intervenuto il mago Malagigi.»
Anche se il titolo riprende una delle storie più care al pubblico tradizionale dell'opera dei pupi, Il Gran Duello di Orlando e Rinaldo è in realtà il risultato di un ripensamento della struttura narrativa dell'"opra", nato dall'esigenza di adeguare la rappresentazione ad un nuovo pubblico. Il linguaggio scenico si è condensato, dando più risalto al lato spettacolare piuttosto che allo svolgimento esauriente della storia tramandata dalla tradizione. In questo senso, la scenotecnica è particolarmente curata ed il succedersi delle scene è misurato sull'effetto e sul ritmo che nella tradizione erano diluiti nel corso di più episodi. In questa versione, la caratterizzazione dei personaggi avviene nel corso dell'azione senza interrompere il flusso narrativo con lunghi monologhi o degli a parte. Lo spettacolo risulta quindi snellito, condensando più episodi in uno soltanto. Le tecniche narrative e il linguaggio scenico non sono rinnegati, ma acquistano maggiore evidenza senza per questo snaturarsi.
Nella versione tradizionale, la storia di Angelica comprendeva all'incirca una ventina di episodi, e il duello finale di Orlando e Rinaldo durava di per sé tre serata. Lo spettacolo attuale condensa i tre episodi e tralascia la maggior parte degli antefatti, conservando però un certo margine all'improvvisazione: possono infatti inserite alcune scene di complemento secondo l'estro dell'oprante e il rapporto che si stabilisce con la platea. Questa flessibilità del tessuto drammaturgico ha consentito all'opra di sopravvivere nel tempo e di salvaguardarsi da una fruizione meramente museografica e banalmente folclorica. Il rinnovamento, indotto dalle mutate condizioni socioculturali, dimostra la capacità dell'opra dei pupi di aprirsi a nuove soluzioni e a nuovi stimoli senza negare la propria identità.
ASSOCIAZIONE FIGLI D'ARTE CUTICCHIO
La compagnia nasce nel 1971, ma il suo cammino non può essere spiegato se non viene messo in relazione con l'attività artistica di Mimmo Cuticchio. Mimmo Cuticchio nasce nel 1948, quando il padre Giacomo, puparo "camminante" (girovago) si stabilisce a Gela (CL). La sua infanzia è segnata dal mondo fantastico dell'"opra", ma la giovinezza non è un idillio fiabesco. Pur ricevendo un'educazione improntata ad un assoluto rispetto per la tradizione, si trova ad affrontare una realtà sempre più estranea ai valori della cultura popolare. L'apprendistato avviene quasi per gioco. Nel 1963 partecipa al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel 1967, dopo uno spettacolo all'Ambasciata Italiana di Parigi, decide di staccarsi dal padre restando per alcuni mesi nella capitale francese a dirigere un teatrino di pupi al Boulevard St. Michel. Nel 1970 si trasferisce a Roma; qui incontra l'attore Aldo Rendine che spingerà il giovane allievo siciliano a continuare la tradizione dei pupi. Così Mimmo ritorna a Palermo, dove inizia a lavorare sotto la guida del maestro puparo Peppino Celano. L'apprendistato dura solo tre anni, sino alla morte di Celano, ma grazie alla dedizione con cui Mimmo lo segue, riesce ad apprendere le tecniche del cunto e riceve in dono la sua spada. Dopo la morte di Celano, tutta l'attenzione di Mimmo è assorbita dal teatrino che apre nel 1973.
Nel 1977, nasce l'Associazione Figli d'Arte Cuticchio. Per la prima volta una compagnia di pupari instaura un rapporto con l'amministrazione pubblica. Questo permette un ulteriore sviluppo e qualificazione dell'attività che si precisa sempre più in quei settori dell'artigianato che tradizionalmente affiancavano l'opera dei pupi. La compagnia salda tre principali linguaggi della comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione. Il successo dei numerosi spettacoli, ospitati in festival, rassegne e cartelloni teatrali di tutto il mondo, ha portato il gruppo a contatto con diversi maestri del teatro europeo.
Dal 1997 porta avanti il progetto di una scuola per pupari e cuntisti che si avvale della collaborazione di prestigiose istituzioni culturali di livello europeo.

opera dei pupi
SERE D'ARTE

Associazione Figli d'Arte Cuticchio
Il gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica

con
Mimmo Cuticchio
Giacomo Cuticchio
Tiziana Cuticchio
Tania Giordano
adattamento scenico e regia Mimmo Cuticchio
musiche tradizionali per pianino a cilindro
durata 60 minuti

Appartiene ad un evento principale:

  1. Sere d'arte  Terminato

Informazioni, orari e prezzi

Orari spettacoli, concerti e conferenze ore 21.00
Orari rievocazioni in costume, visite guidate e a tema ore 21.00 e 22.30
Dal giovedì alla domenica il Castello è visitabile anche dalle ore 19.00 alle 23.30

Biglietti: intero 14€, ridotto 7€
Il biglietto del museo comprende l'ingresso agli spettacoli,
alle conferenze e alle visite fino a esaurimento posti.
Biglietto unico, consente la visita anche di Palazzo Venezia con validità 3 giorni: intero 14€, ridotto 7€

DOVE ACQUISTARE
Biglietteria di Castel Sant'Angelo: tutti i giorni dalle ore 9.00
alle 18.30, dal giovedì alla domenica fino alle ore 23.00
Acquisto presso tutti i punti vendita Ticketone
Acquisto online: info

Informazione e acquisto telefonico:
+39 0632810410
info

Dove e quando

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