Il progetto "Zit!2.0-Esistenziali Speculazioni Silenziose sul Niente da Dire" nasce come studio sulla comunicazione e sull'impossibilità di comunicare, in bilico tra realtà e surrealtà, tra piccoli momenti di quotidiana follia ed esistenziali speculazioni sul linguaggio e sulle relazioni. Se avete visto Zit 1.0 in scena a novembre non potete certo perdere Zit 2.0 La vendetta!
Partendo da una molecola dialogica che contiene in sé un ossimoro – l'invito alla comunicazione e la chiusura della comunicazione stessa (dici!... zitta!) – abbiamo cominciato un percorso di improvvisazione che ha dato vita a due personaggi impantanati in un'atmosfera beckettiana, tesi a cercare un dialogo che non riesce a svilupparsi verbalmente. Questa impossibilità di dire genera invece un ricchissimo dialogo di suoni, gesti, automatismi, ecolalie, ritmi, parole-suono che esprime la relazione, i ruoli, le condizioni psichiche, i fraintendimenti le delusioni, le conflittualità, le complicità.
I nostri personaggi sono come afasici, nella loro relazione hanno a disposizione solo poche parole per non dire e per riconfermare l'assioma che "non c'è niente da dire". Un eterno rapporto vittima-carnefice che si muove intorno alla paura del silenzio che – in un gioco di scatole cinesi – rimanda alla complessità delle relazioni: dipendenza/bisogno/solitudine/ giochi di potere/senso di colpa. Le parole appaiono come corollari inutili, anche se alla fine è la parola ad essere attesa come una manna dal cielo, come se fosse l'unico mezzo per dare senso alle cose. Così come Wladimiro ed Estragone aspettano Godot, i nostri personaggi – che non hanno un nome proprio, ma sono semplicemente "Zitta" e "Dici" –aspettano che ci sia qualcosa da dire, qualcosa che restituisca senso, nella consolatoria illusione che le parole servano ancora a dare senso al mondo, all'identità e alle relazioni. Però, ogni volta, la delusione è inevitabile. Ma è proprio la delusione che porta avanti l'azione e riaccende la voglia di ritentare. L'ostinazione cieca e un po' autistica con cui rimangono fissi nella posizione di sempre, seduti l'uno accanto all'altro a tentare, ora e sempre, di "dire qualcosa... qualcosa di intelligente", diventa la loro azione di risposta a questa mancanza di senso. L'accettazione dell'impossibilità di significare ci pone di fronte alla Tragedia dell'incomunicabilità. Ma in tutto ciò è la comicità che trionfa sulla tragedia e sul non senso, è un rapporto comico che viene messo in scena e che conquista e coinvolge lo spettatore nel gioco scenico di chi dirà qualcosa di intelligente...???

Informazioni, orari e prezzi

Orari spettacoli:
Venerdì e Sabato ore 21.00- Domenica ore 18.30

Tessera associativa: 2 euro

Biglietti:
Intero 13 euro |Ridotto 10 euro

Per info e prenotazioni:
Tel: 06 68 74 167 - Fax: 06 68 80 30 68
Per agevolazioni sul prezzo dei biglietti:
www.teatroagora80.org info@teatroagora80.com

AGEVOLAZIONI ECONOMICHE

BIGLIETTO da INTERO a RIDOTTO per:
- Over 60
- Enti convenzionati vedi link teatroagora80.org/convenzioni
- Invalidi e aderenti al Comitato Paraolimpico
- Non vedenti

AGEVOLAZIONE FAMIGLIA:
La seguente offerta è rivolta ad un nucleo familiare composta da un numero minimo di
tre persone, con a carico almeno un figlio/a, di età compresa sino ai 14 anni.
Prevede
- la riduzione del prezzo da INTERO a RIDOTTO per gli adulti
- Un prezzo di 5 EURO per ogni minore di età compresa sino ai 14 anni.

Dove e quando

Potrebbe interessarti in Spettacoli