Nato in Sassonia nel 1938 e formatosi nella ex Repubblica Democratica Tedesca, Baselitz si trasferì nella ex Repubblica Federale Tedesca nel 1958, dove tra il 1965 e il 1966, ventenne, realizzò i dipinti conosciuti con il titolo di Eroi, dei quali la mostra raccoglie la quasi totalità.
Sono combattenti, partigiani, vittime della guerra, nei quali la figura dell'eroe, in un'accezione esclusivamente maschile, perde l'immagine positiva - legata alla retorica bellica o alla propaganda postbellica o all'individualismo della cultura germanica - per mostrare fragilità, precarietà, contraddittorietà, persino fallimento. Colossi in uniformi lacere, si stagliano, frontali, su uno sfondo di macerie, feriti e vulnerabili. Il loro aspetto è marziale, ma emanano una delicatezza sorprendente.
Alla metà degli anni Sessanta, ignorando le coeve espressioni d'avanguardia che mettevano al bando la pittura, con i suoi dipinti Baselitz ha indagato il tema della dissoluzione dell'ordine che nel passato si era pensato governasse sia la sfera ideologica e politica, sia quella estetica.
"Sono stato messo al mondo in un ordine distrutto", ha dichiarato Baselitz in una intervista del 1995, "in un popolo distrutto, in una società distrutta. E non volevo introdurre un nuovo ordine. Avevo visto fin troppi cosiddetti ordini".
Con i suoi Eroi, ciclo seminale e fortemente criticato al suo primo apparire, l'artista ha svelato la natura ambigua del presente, dando forma e immagine a un sentire tragico, capace di scardinare i miti del passato, ma anche di compromettere l'ottimismo del miracolo economico postbellico.
"Negli Eroi", scrive Max Hollein nel catalogo della mostra, "risiedono il simbolo dell'adolescenza e le tematiche del dolore, della consapevolezza della propria colpa, della ribellione e della speranza in un mondo concepito come estraneo, sbagliato o mutilato".
La mostra sarà accompagnata da un catalogo in lingua italiana edito dalla casa editrice Hirmer Verlag di Monaco e sarà disponibile anche nella versione in lingua inglese e in lingua tedesca. Il volume è curato da Max Hollein e da Eva Mongi-Vollmer, con testi dei curatori e di Richard Shiff, Uwe Fleckner, Alexander Kluge.
Il progetto è una co-produzione Azienda Speciale Palaexpo con Städel Museum di Francoforte, Moderna Museet di Stoccolma e Guggenheim Museum di Bilbao.
Informazioni, orari e prezzi
Orario mostra:
domenica, martedì, mercoledì e giovedì ore 10.00 - 20.00
venerdì e sabato ore 10.00 - 22.30
lunedì chiuso
Biglietto:
Intero: € 12,50
Ridotto: € 10,00
biglietto on-line
diritto prevendita: € 2,00
Il biglietto ridotto è valido per:
- giovani fino a 26 anni
- adulti oltre i 65 anni
- insegnanti in attività, esclusi professori universitari
- gruppi con prenotazione obbligatoria (minimo 10 persone - massimo 25 persone) dal martedì al venerdì
- gruppi convenzionati
- forze dell'ordine e militari con tessera di riconoscimento
Dove e quando
Potrebbe interessarti in Mostre
Mise en Place | Nordine Sajot e Situazione Architettura
Quarto progetto quadrimestrale tra arte contemporanea e design
Substratum
La Dea Roma di Pietro Tenerani, un omaggio alla Città Eterna
Riapre al pubblico la Sala Santa Rita
Sala Santa Rita
Welcome To Rome
L'illusione di volare nel tempo e nello spazio
Welcome To Rome
The Colour of Good Vibrations
Mostra del Collettivo Oxford a cura di Mauro Silani
In città
Eternal Yorick - Life book
Di scena in scena di Csaba Antal
Accademia d'Ungheria
Artificial Hell
L'Inferno di Dante visto dall'Intelligenza Artificiale
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Figurazione anni '60 e '70
Dedicata alle esperienze della pittura e della scultura figurative in Italia
Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro
Dante, Purgatorio in piazza
L'installazione di 34 formelle in ceramica firmate da altrettanti artisti e ispirate alla Cantica dell'Inferno
In città
Serendipity, mostra personale di Haya Kim
La memoria e la natura circostante sono le principali fonti d'ispirazione dell'artista
Arte Borgo Gallery